Il razzismo inspiegato - l'Italia sta soffrendo.

E’ vero, Fikri sembrava un uomo in fuga. Ma non lo era. E le indagini di polizia giudiziaria, come quelle della magistratura, non possono utilizzare un verbo all’imperfetto, ”sembrava”, per giustificare l’azzeramento dei diritti costituzionali. Non possono farlo mai. E se esistesse un termine più assoluto sarebbe il caso di utilizzarlo per la vicenda di questo marocchino, il cui arresto poteva scatenare una reazione xenofoba, che nel paese di Yara non c’è stata. Oppure finire sul tavolo di magistrati poco esperti e appiattiti sui rapporti della polizia giudiziaria. E non, come è accaduto, nelle mani di due donne che hanno avuto da subito la sensibilità tutta femminile di scavare negli occhi di Fikri. Sono le due uniche stelle che hanno vegliato sulla triste sorte di Fikri: un paese come Brembate dove ieri sera tre uomini al bar hanno visto un nordafricano sconosciuto e gli hanno offerto da bere, per solidarietà.
La cosa importante in questa terribile storia è che si è detto apertamente di aver sbagliato e di aver accusato un ragazzo ingiustamente.

Marocco 1 - Italia 0

YARA: SCARCERATO FIKRI, IN CELLA PER UN ERRORE

(AGI) - Bergamo, 7 dic. - Mohamed Fikri e' tornato libero. Il marocchino accusato della scomparsa di Yara Gambirasio, la giovanissima stella della ginnastica ritmica e' stato scarcerato dopo che il gip ha accolto la richiesta del pm di farlo tornare in liberta' dopo che, nel giro di 48 ore, si sono polverizzati gli elementi a suo carico.

La cattiva traduzione di una frase intercettata pronunciata dal giovane che non era un'invocazione, ma una mera imprecazione, ha fatto crollare il principale atto nelle mani della procura. Se a cio' si aggiunge che il pericolo di fuga e' stato smontato dalla circostanza - confermata dal suo datore di lavoro - che Fikri stava tornando nel suo Paese di origine per godersi legittime vacanze, si comprende come per la difesa non sia stato difficile sgretolare il teorema della Procura.

Fikri, per altro, era gia' stato interrogato prima del rocambolesco blitz sulla nave al largo di Sanremo, e nessun provvedimento restrittivo era stato emesso nei suoi confronti. E' stato l'ascolto dell'intercettazione (in un primo momento tradotta come 'Allah mi perdoni, non sono stato io ad ucciderla') a far scattare il fermo. Fikri restera' in ogni caso indagato per il sequestro e l'omicidio di Yara, anche se, a questo punto, gli investigatori cercheranno di coltivare altre piste. Pochissimo credito riscuote quella di due misteriosi italiani che sarebbero stati visti da un testimone a bordo di una Citroen rossa. (AGI) .


fonte : http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie/201012071101-ipp-rt10061-yara_scarcerato_fikri_era_in_cella_per_un_errore_di_traduzione

YARA: FIKRI CHIEDERA' RISARCIMENTO PER IL CARCERE

(AGI) - Milano, 7 dic. - Mohamed Fikri, il 22enne marocchino fermato e poi rilasciato nell'ambito dell'indagine sulla scomparsa di Yara Gambirasio chiedera' un risarcimento per ingiusta detenzione. Lo riferiscono i suoi legali. Fikri' ha lasciato il carcere di Bergamo dove era detenuto con l'accusa di sequestro e omicidio di Yara, pochi minuti fa. A suo favore ha giocato anche la testimonianza del suo datore di lavoro, Roberto Benozzo, che sentito dagli inquirenti dopo il fermo, ha confermato che il suo dipendente si era recato in Marocco per le ferie, come spesso fanno i suoi connazionali quando arriva il freddo e diminuisce il lavoro nei cantieri edili.

IN CELLA PER UN ERRORE TRADUZIONE

Il giovane di origine marocchina, ha anche chiarito durante l'interrogatorio di garanzia, un piccolo giallo sulla scheda telefonica in uso alla sua fidanzata (anch'ella marocchina e residente da tempo in Italia). Il pm gli ha chiesto come mai avesse gettato via, prima della sua partenza per il Marocco, questa scheda e Fikri ha spiegato di averlo fatto perche' la ragazza aveva ricevuto messaggi un po' troppo insistenti da parte di un corteggiatore. (AGI) .

fonte :
http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie/201012071451-ipp-rt10163-yara_fikri_chiedera_risarcimento_per_ingiusta_detenzione

Il piede americano in Marocco

Il 10 novembre 2009 Sam Kaplan, ambasciatore americano in Marocco, mandava alla Segreteria di Stato un dispaccio classificato come “segreto” riguardante il “dialogo sulla sicurezza” ovvero i rapporti di collaborazione militare col Marocco.

Niente di nuovissimo: sapevamo quanto il Marocco fosse l’avamposto americano in Africa anche e soprattutto dal punto di vista della cooperazione militare. Solo che, come succede spesso leggendo questi cable, ne abbiamo una melliflua conferma.

Questo è il commento di Kaplan:

Morocco has been an exemplary partner in the struggle against terrorism, and our military and political cooperation is growing. Morocco serves as a regional model for economic and political reform, and continued U.S. political/military assistance and engagement will help advance the positive changes underway and ensure the country remains a stable ally and a leader in the North Africa region.

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p.s. leggendo il dispaccio sono venuto a conoscenza di un inquietante “programma di partnership fra Stati” della Guardia Nazionale americana. Uno Stato americano si “gemella” con uno Stato straniero.

Il Marocco è gemellato con lo Utah!

Ecco cosa dice il dispaccio in merito:

The National Guard’s State Partnership Program (SPP) links Utah with Morocco to promote and enhance bilateral relations. The partnership began in 2004 and includes military-military, military-civilian, and civilian-civilian engagement, with two annual planning conferences each year. Utah National Guard Adjutant General Tarbet visits annually during unit-level exchange exercises and holds meetings with Moroccan military officials. His next visit is scheduled for March 2010.



fonte : http://30secondi.wordpress.com/2010/12/03/il-piede-americano-in-marocco/

I FILE DI WIKILEAKS: EL PAIS,CORROTTO IL RE MAROCCHINO

I FILE DI WIKILEAKS: EL PAIS,CORROTTO IL RE MAROCCHINO

Messaggi riservati inviati a Washington dall'ambasciata Usa in Marocco denunciano una corruzione generalizzata attorno a re Mohamed VI. Lo rivelano documenti di Wikileaks pubblicati oggi da El Pais. «Sebbene le pratiche corrotte esistessero con Hassan II (padre dell'attuale re Mohammed VI, ndr) ora hanno un carattere istituzionale», secondo una nota inviata l'11 dicembre 2009. Per l'ambasciata Usa «l'influenza e gli interessi commerciali del re e di alcuni dei suoi consiglieri» sono tangibili «in ogni grande progetto immobiliare». «Questo fenomeno, prosegue la nota citata da El Pais, minaccia seriamente il buon governo che le autorità del Marocco si sforzano di promuovere». Il messaggio dell'ambasciata cita fra l'altro un uomo d'affari straniero secondo il quale «le grandi istituzioni e le procedure dello stato sono usate dal Palazzo per esercitare pressioni e chiedere bustarelle nel settore immobiliare». Inoltre «le principali decisioni sono prese in realtà da tre persone: Fouad Ali Al-Himma, ex-ministro delegato degli interni, ora alla guida del Partito Autenticità e Modernità Pam, (...) il capo della segreteria particolare del re e lo stesso re».

fonte : http://www.leggo.it/articolo.php?id=94196