Dopo la sigla, il 1° settembre 2007, di un protocollo d’intesa preliminare, il Regno del Marocco ed il Gruppo Renault hanno firmato il 18 di questo mese un protocollo strutturale che prevede la realizzazione di un nuovo complesso industriale i cui lavori inizieranno nel prossimo mese di febbraio.
L’impianto, che assorbirà 600 milioni di investimenti, occuperà 36.000 posti di lavoro tra diretti ed indotto, verrà realizzato all’interno della “Industrial Special Zone” di Tangeri, si estenderà su una superficie di 300 ettari e sarà caratterizzato da una capacità produttiva di 200.000 veicoli/anno dal 2010 (400.000 a regime).
Questo nuovo stabilimento, produrrà veicoli economici derivati dalla piattaforma Dacia Logan ed una nuova generazione di veicoli commerciali leggeri Nissan, allargando così l’offerta Renault in loco che attualmente poggia su Renault Kangoo e Dacia Logan, entrambe prodotte nell’impianto di assemblaggio Somaca, operante a Casablanca sin dal 1966.
Con questo nuovo stabilimento il Gruppo Renault, leader del mercato marocchino del quale detiene il 29% (oltre 30.000 veicoli venduti nel 2007), consoliderà tale posizione ma, cosa a nostro avviso ancor più importante, predisporrà uno strumento di forte espansione non solo nell’area magrebina ma anche verso l’Unione Europea allargata;
Nel momento in cui verrà realizzata la zona mediterranea di libero scambio, che dovrebbe comprendere indistintamente tutti i paesi dei quali il Mare nostrum lambisce le coste e che dovrebbe vedere la luce nel 2010, il Gruppo Renault sarà pronto ad affrontare la fascia bassa del mercato automobilistico europeo non solo dai suoi stabilimenti del vecchio continente, ma anche dal sud a costi di produzione ben differenti da quelli continentali.
Vero è che processi di questo genere portano inevitabilmente ad una standardizzazione verso l’alto di questi costi, ma è altrettanto vero che questo è un processo a lungo termine; nel frattempo.
Fonte www.omniauto.it
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