Tangeri in Marocco
Tangeri è stata a lungo ambita per la sua posizione strategica. E stata fondata nel IV secolo aC Dai Tingi. Molte popolazioni come i Cartaginesi, i Romani, i Fenici, Vandali, arabi, spagnoli, portoghesi, e gelosamente gli inglesi hanno combattuto per il diritto di controllo. Nessuna città africana è più vicina verso l'Europa , nessun altra Orientale è così più amata da artisti ,pittori, musicisti o attori europei o americani .Infatti Delacrouix Saint-Saïns, Matisse, Van Dongen, Tenessee Williams, Jean Genet, Joseph Kessel William Burroughs e Paulk Bowles, per citarne solo alcuni, hanno vissuto in tutte le Tangeri - ed è stato affascinato da essa.
Quando il mare incontra l'oceano ... C'è sempre una ragione per esplorare la regione intorno a Tangeri. Essa può essere per le spiagge, o per la cultura locale. Chi ama il mare può fare il bagno nell'Atlantico, dopo la prima colazione e nel Mediterraneo, dopo il pranzo, o viceversa. A Tangeri, in tutto comincia con il mare, e tutto ciò che porta al mare.
Un fascino immenso si attrae all'alba e al tramonto.
Quando il mare incontra l'oceano ... C'è sempre una ragione per esplorare la regione intorno a Tangeri. Essa può essere per le spiagge, o per la cultura locale. Chi ama il mare può fare il bagno nell'Atlantico, dopo la prima colazione e nel Mediterraneo, dopo il pranzo, o viceversa. A Tangeri, in tutto comincia con il mare, e tutto ciò che porta al mare.
Un fascino immenso si attrae all'alba e al tramonto.
A Essaouira in Marocco
Incantevole e attraente dal XVIII secolo Essaouira è stata una calamita per i poeti marocchini, scienziati, artigiani e talenti creativi. Con artisti come Nurredin, Alioua, Mohammed Tabaland mohammed Bouada, la città è ancora un miscuglio di arte marocchina.
A Essaouira, la bellezza non è solo quello di essere ammirato e dipinta, questa strada è fiancheggiata da case bianche con tutte le persiane blu ... e una straordinaria vista.
A Essaouira, la bellezza non è solo quello di essere ammirato e dipinta, questa strada è fiancheggiata da case bianche con tutte le persiane blu ... e una straordinaria vista.
Agadir il meglio della natura in Marocco
Agadir è uno splendido scenario naturale, che è stato scelto come una delle più belle per la più considerata la città più ospitale di tutte le stazioni balneari marocchine.
Ci sono molti punti di divertimento.Puoi giocare a tennis o a golf, la vela, fare equitazione, sci nautico, immersioni, pesca in acque profonde ,gustare tutti i tipi di pesce fresco, la possibilità di gustare anche la cucina nord Americana. Ballare fino all'alba .. . Addormentarsi in un accogliente hotel di lusso che offre i migliori servizi.
Si osservano e si gustano i suoi giardini profumati, che occupano più spazio rispetto alle case, i suoi coloratissimi fiori.
Ci sono molti punti di divertimento.Puoi giocare a tennis o a golf, la vela, fare equitazione, sci nautico, immersioni, pesca in acque profonde ,gustare tutti i tipi di pesce fresco, la possibilità di gustare anche la cucina nord Americana. Ballare fino all'alba .. . Addormentarsi in un accogliente hotel di lusso che offre i migliori servizi.
Si osservano e si gustano i suoi giardini profumati, che occupano più spazio rispetto alle case, i suoi coloratissimi fiori.
Marrakesh città eterna
Il possente re lottato per esso, una linea di dinastie ereditato, saggi, artigiani, architetti, pittori e scultori di tutti i tempi costruiti magnifici palazzi, moschee, giardini e scuole coraniche.
Marrakech, la città imperiale che, all'alba della sua Storia, il Marocco ha dato il suo nome.
I berbieri e gli arabi si riuniscono qui, per amalgamarsi con i nomadi e la gente di montagna.
Ogni immaginabile merce abbonda, artigianato fiorisce, e ci sono palazzi, alberghi, ristoranti, campi da golf e un casino: Marrakech è la capitale incontrastata del Sud Marocco.
In rame souk dove il metallo viene lavorato da artigiani seguendo antiche tradizioni, i loro volti in profonda concentrazione O il Laghzal Souk, la casa di mercanti di lana O in el Btana con i suoi montoni. O anche nel brusio della Zarbia souk, dove tappeti e caftens sono venduti al miglior offerente .....
Arte popolare marocchina : un vero e proprio festival
Ogni anno, le rovine del palazzo el Badii forniscono la cornice per la grandiosa festa nazionale di arte popolare. Questa è la vetrina per la musica, balli e canti, costumi, gioielli e ornamenti per la famiglia o celebrazioni religiose. Molto suggestivo!
Si diceva i tesori della casa museo
Gioielli in argento finemente lavorate, lampade a olio e Tatoudannt pietra, cuoio ricamato, rustico, ceramica, vasi in marmo magnifico, cassapanche, gioielli berberi: è come camminare in un sogno.
Insomma Marrakesh oggi offre cultura antica e moderna.
Marrakech, la città imperiale che, all'alba della sua Storia, il Marocco ha dato il suo nome.
I berbieri e gli arabi si riuniscono qui, per amalgamarsi con i nomadi e la gente di montagna.
Ogni immaginabile merce abbonda, artigianato fiorisce, e ci sono palazzi, alberghi, ristoranti, campi da golf e un casino: Marrakech è la capitale incontrastata del Sud Marocco.
In rame souk dove il metallo viene lavorato da artigiani seguendo antiche tradizioni, i loro volti in profonda concentrazione O il Laghzal Souk, la casa di mercanti di lana O in el Btana con i suoi montoni. O anche nel brusio della Zarbia souk, dove tappeti e caftens sono venduti al miglior offerente .....
Arte popolare marocchina : un vero e proprio festival
Ogni anno, le rovine del palazzo el Badii forniscono la cornice per la grandiosa festa nazionale di arte popolare. Questa è la vetrina per la musica, balli e canti, costumi, gioielli e ornamenti per la famiglia o celebrazioni religiose. Molto suggestivo!
Si diceva i tesori della casa museo
Gioielli in argento finemente lavorate, lampade a olio e Tatoudannt pietra, cuoio ricamato, rustico, ceramica, vasi in marmo magnifico, cassapanche, gioielli berberi: è come camminare in un sogno.
Insomma Marrakesh oggi offre cultura antica e moderna.
Casablanca
In Marocco Casablanca ha una determinazione e un contagioso ottimismo di propulsione verso il futuro con l'energia.
Gli architetti hanno iniziato a progettare questo modello di città nel 1912, portando un visionario fascino di questa metropoli moderna e organizzando il suo fenomenale sviluppo.
Essa è la più grande e importante città del Nord Africa e per la sua splendida e bella architettura .Casablanca è stato scelto per essere il sito del monumento " la Moschea Hassan II" progettato per segnare la fine di un secolo.
Una dinamica metropoli, Casablanca, raggiunge la sua potenza di disegno sul suo ricco patrimonio culturale e adattandola alle moderne esigenze di business.
Questa bellissima città possiede tutte le infrastrutture di una grande capitale internazionale. Si eseguono Congressi e convegni di scienziati, industriali e finanzieri di tutto il mondo.
Nel 1943, Sua Maestà Mohamed V, accompagnata da Sua Maestà Hassan II, allora giovane principe, ha accolto le tre grandi leader del mondo liberale; Churchill, Roosevelt e de Gaulle, per la conferenza Anfa.
CasaBlanca è oggi una meta visitata da turisti provenienti da tutto il mondo; offre un ottimo relax ed anche la possibilità di trascorrere una ottima vacanza in famiglia.
Gli architetti hanno iniziato a progettare questo modello di città nel 1912, portando un visionario fascino di questa metropoli moderna e organizzando il suo fenomenale sviluppo.
Essa è la più grande e importante città del Nord Africa e per la sua splendida e bella architettura .Casablanca è stato scelto per essere il sito del monumento " la Moschea Hassan II" progettato per segnare la fine di un secolo.
Una dinamica metropoli, Casablanca, raggiunge la sua potenza di disegno sul suo ricco patrimonio culturale e adattandola alle moderne esigenze di business.
Questa bellissima città possiede tutte le infrastrutture di una grande capitale internazionale. Si eseguono Congressi e convegni di scienziati, industriali e finanzieri di tutto il mondo.
Nel 1943, Sua Maestà Mohamed V, accompagnata da Sua Maestà Hassan II, allora giovane principe, ha accolto le tre grandi leader del mondo liberale; Churchill, Roosevelt e de Gaulle, per la conferenza Anfa.
CasaBlanca è oggi una meta visitata da turisti provenienti da tutto il mondo; offre un ottimo relax ed anche la possibilità di trascorrere una ottima vacanza in famiglia.
MAROCCO/ MULTA RECORD A GIORNALE, HA CHIAMATO "GAY" UN GIUDICE
Quotidiano al Masa deve pagare una sanzione di quasi 454mila euro
Roma, 26 mar. (Apcom) - Multa record in Marocco al direttore di un giornale condannato a pagare l'equivalente di 545mila euro per avere scritto "Gay" di un procuratore della repubblica del paese nord africano. La tv satellitare al Arabiya, riferisce oggi della sentenza emessa ieri dal Tribunale di Rabat che ha imposto a Rashid Nini, direttore locale del quotidiano al Masa, "il pagamento di una multa pari a 6milioni di Dirham (pari a 545mila euro) come risarcimento al danno provocato a quattro sostituti della procura della Repubblica per averli denigrati".
Secondo fonti della Giustizia marocchina, la vicenda risale ad un articolo pubblicato dal giornale nel novembre scorso. Riportando la cronaca di un festa tenuta in una casa in al Qasr al Kabir a nord del Paese, ha scritto che "è stato celebrato un matrimonio gay". Quattro procuratori che hanno partecipato alla festa hanno sporto denuncia per "diffamazione".
L'ordine dei giornalisti ha criticato la sentenza per la somma della multa definita "stratosferica""E'. "A questo passo, ci toccherà chiudere i giornali", è stato il laconico commento di Younis Mujahid, presidente dell'Ordine dei giornalisti tunisini.
fonte http://notizie.alice.it/
Roma, 26 mar. (Apcom) - Multa record in Marocco al direttore di un giornale condannato a pagare l'equivalente di 545mila euro per avere scritto "Gay" di un procuratore della repubblica del paese nord africano. La tv satellitare al Arabiya, riferisce oggi della sentenza emessa ieri dal Tribunale di Rabat che ha imposto a Rashid Nini, direttore locale del quotidiano al Masa, "il pagamento di una multa pari a 6milioni di Dirham (pari a 545mila euro) come risarcimento al danno provocato a quattro sostituti della procura della Repubblica per averli denigrati".
Secondo fonti della Giustizia marocchina, la vicenda risale ad un articolo pubblicato dal giornale nel novembre scorso. Riportando la cronaca di un festa tenuta in una casa in al Qasr al Kabir a nord del Paese, ha scritto che "è stato celebrato un matrimonio gay". Quattro procuratori che hanno partecipato alla festa hanno sporto denuncia per "diffamazione".
L'ordine dei giornalisti ha criticato la sentenza per la somma della multa definita "stratosferica""E'. "A questo passo, ci toccherà chiudere i giornali", è stato il laconico commento di Younis Mujahid, presidente dell'Ordine dei giornalisti tunisini.
fonte http://notizie.alice.it/
MAROCCO IN CRESCITA CON TURISMO, INDUSTRIA E COMMERCIO
27/03/2008, ore 13:45
Di Giancarlo Borriello
Gli investimenti esteri diretti in Marocco hanno oltrepassato, nel 2007, la soglia dei 4,5 miliardi di dollari, contro la media annuale di due miliardi di dollari registrata nel periodo 2000-2006. Lo ha detto il ministro marocchino dell'Industria e del Commercio, Ahmed Chami, durante una riunione della Commissione delle finanze e dello sviluppo economico volta ad esaminare la strategia globale degli investimenti in Marocco. Le performance realizzate nel 2007 - ha proseguito Chami - sono il frutto delle politiche settoriali lanciate dal governo e volte a promuovere gli investimenti attraverso delle facilitazioni fiscali a beneficio degli investitori. Tali politiche, inoltre, - ha tenuto a precisare il responsabile - si fondano su delle strategie a medio e lungo termine a favore dei settori più portanti e potenzialmente più competitivi dell'economia nazionale, al fine di poter sfruttare al massimo le risorse che offre il paese. "Fra queste - ha ricordato Chami - figurano il programma 'Emergence' per lo sviluppo di alcune filiere dell'industria edei servizi, la visione 2010 nel settore del turismo che punta a raggiungere la soglia dei 10 milioni di visitatori entro i prossimi tre anni, la 'visione 2015' per lo sviluppo dell'artigianato marocchino che ambisce a potenziare la produzione nazionale ed a creare 115 mila nuovi posti di lavoro ed il programma 'Rawaj' volto allo sviluppo del commercio interno, settore che contribuisce per l'11,5% al Pil del paese".
fonte http://www.julienews.it/
Di Giancarlo Borriello
Gli investimenti esteri diretti in Marocco hanno oltrepassato, nel 2007, la soglia dei 4,5 miliardi di dollari, contro la media annuale di due miliardi di dollari registrata nel periodo 2000-2006. Lo ha detto il ministro marocchino dell'Industria e del Commercio, Ahmed Chami, durante una riunione della Commissione delle finanze e dello sviluppo economico volta ad esaminare la strategia globale degli investimenti in Marocco. Le performance realizzate nel 2007 - ha proseguito Chami - sono il frutto delle politiche settoriali lanciate dal governo e volte a promuovere gli investimenti attraverso delle facilitazioni fiscali a beneficio degli investitori. Tali politiche, inoltre, - ha tenuto a precisare il responsabile - si fondano su delle strategie a medio e lungo termine a favore dei settori più portanti e potenzialmente più competitivi dell'economia nazionale, al fine di poter sfruttare al massimo le risorse che offre il paese. "Fra queste - ha ricordato Chami - figurano il programma 'Emergence' per lo sviluppo di alcune filiere dell'industria edei servizi, la visione 2010 nel settore del turismo che punta a raggiungere la soglia dei 10 milioni di visitatori entro i prossimi tre anni, la 'visione 2015' per lo sviluppo dell'artigianato marocchino che ambisce a potenziare la produzione nazionale ed a creare 115 mila nuovi posti di lavoro ed il programma 'Rawaj' volto allo sviluppo del commercio interno, settore che contribuisce per l'11,5% al Pil del paese".
fonte http://www.julienews.it/
Europa news - Tutti gli Articoli Progetto di Unione per il Mediterraneo: un convegno a Montecatini Terme
Il 12 marzo il dibattito “Projet d'Union pour la Méditerranée : perspectives et problèmes” centrato sul progetto proposto dal Presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy
In apertura della nona edizione del “Mediterranean Research Meeting”, il Robert Schuman Centre for Advanced Studies (RSCAS) dell'Istituto Universitario Europeo (IUE) organizza, il 12 marzo alle 18.00, presso il Grand Hotel Vittoria a Montecatini Terme (Pistoia), un dibattito intitolato “Projet d'Union pour la Méditerranée : perspectives et problèmes” centrato sul progetto di Unione per il Mediterraneo recentemente proposto dal Presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy.
Parteciperanno al dibattito l'ambasciatore Alain Le Roy, incaricato del Progetto di Unione per il Mediterraneo al Ministero degli Affari Esteri francese, il ministro plenipotenziario Domenico Giorgi del Ministero degli Affari Esteri italiano, l'ambasciatore del Marocco in Italia Tajeddine Baddou, e la professoressa Nathalie Tocci, ricercatrice dell'Istituto Affari Internazionali (IAI) nel ruolo di moderatore ed esperto accademico. Il professore Stefano Bartolini, direttore del Robert Schuman Centre for Advanced Studies, presiederà l'incontro.
Il “Mediterranean Research Meeting”, organizzato annualmente, è il maggior evento del Programma Mediterraneo del RSCAS creato nel 1998 per promuovere la ricerca su Medio Oriente e Nord Africa e sulle relazioni dell'area con l'Unione europea.
La nona edizione del Meeting (12-15 marzo 2008 a Montecatini Terme) vedrà la participazione di circa 250 ricercatori di diversa formazione scientifica provenienti sia da paesi del Nord che del Sud del Mediterraneo che saranno divisi in 14 “workshops” in cui tratteranno di molteplici aspetti e questioni dell'area mediterranea. Temi e descrizioni dei “workshops”, profili dei participanti e sunti delle relazioni sono disponibili sul sito web del RSCAS.
Il dibattito si svolgerà in francese ed in inglese (senza traduzione).
10.03.2008
fonte http://www.intoscana.it/intoscana/
In apertura della nona edizione del “Mediterranean Research Meeting”, il Robert Schuman Centre for Advanced Studies (RSCAS) dell'Istituto Universitario Europeo (IUE) organizza, il 12 marzo alle 18.00, presso il Grand Hotel Vittoria a Montecatini Terme (Pistoia), un dibattito intitolato “Projet d'Union pour la Méditerranée : perspectives et problèmes” centrato sul progetto di Unione per il Mediterraneo recentemente proposto dal Presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy.
Parteciperanno al dibattito l'ambasciatore Alain Le Roy, incaricato del Progetto di Unione per il Mediterraneo al Ministero degli Affari Esteri francese, il ministro plenipotenziario Domenico Giorgi del Ministero degli Affari Esteri italiano, l'ambasciatore del Marocco in Italia Tajeddine Baddou, e la professoressa Nathalie Tocci, ricercatrice dell'Istituto Affari Internazionali (IAI) nel ruolo di moderatore ed esperto accademico. Il professore Stefano Bartolini, direttore del Robert Schuman Centre for Advanced Studies, presiederà l'incontro.
Il “Mediterranean Research Meeting”, organizzato annualmente, è il maggior evento del Programma Mediterraneo del RSCAS creato nel 1998 per promuovere la ricerca su Medio Oriente e Nord Africa e sulle relazioni dell'area con l'Unione europea.
La nona edizione del Meeting (12-15 marzo 2008 a Montecatini Terme) vedrà la participazione di circa 250 ricercatori di diversa formazione scientifica provenienti sia da paesi del Nord che del Sud del Mediterraneo che saranno divisi in 14 “workshops” in cui tratteranno di molteplici aspetti e questioni dell'area mediterranea. Temi e descrizioni dei “workshops”, profili dei participanti e sunti delle relazioni sono disponibili sul sito web del RSCAS.
Il dibattito si svolgerà in francese ed in inglese (senza traduzione).
10.03.2008
fonte http://www.intoscana.it/intoscana/
Italia-Marocco: nuovo sprint ai rapporti economici
Tuesday 11 March 2008
Nove miliardi di euro in quattro anni. Sono gli investimenti previsti dal progetto dal Governo marocchino per l'adeguamento delle stazioni balneari e l'aumento della capacità ricettiva del Regno. Un'occasione interessante per gli investitori esteri, ma anche per collaborazioni commerciali, alle quali guardano con
attenzione gli operatori in questi giorni a Rabat, in occasione dell'incontro istituzionale con il Ministero del Turismo e dell'Artigianato marocchino.
L'incontro rappresenta uno degli appuntamenti principali della missione promossa dalle Camere di Commercio di Firenze, Lucca, Milano, Siena, Torino, Trieste e Vicenza, con il patrocinio di Unioncamere e con il coordinamento operativo di Promos-Azienda speciale della Camera di Commercio di Milano . La delegazione è guidata da Antonio Paoletti, consigliere Unioncamere delegato alle aree del Mediterraneo e dei Balcani.
Durante l'incontro presso il Ministero del Turismo, è stato lanciato ufficialmente, dal Presidente Paoletti, il Progetto FVG–MAROC F.T.E.F. (Formation, Tourisme et Entreprenariat Féminin), realizzato dall'Azienda Speciale ARIES – Camera di Commercio di Trieste cofinanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e con il partenariato di IAL FVG e l'I.P.S.S.C.A.R.T. Bonaldo Stringher di Udine; in campo marocchino, il progetto vede l'Associazione delle donne imprenditrici del Marocco-A.F.E.M. ed il Ministero del Turismo, Artigianato ed Economia Sociale. Il progetto di cooperazione decentrata intende formare professionalità femminili per promuovere la diffusione in Marocco delle produzioni tipiche della regione. Si intende poi migliorare il livello qualitativo e quantitativo dell'imprenditoria (e dell'autoimprenditoria) femminile nelle aree rurali locali, formando alcune figure sulla gestione dell'accoglienza e della promozione integrata del territorio (tale cioè da includere tutte le risorse da esso offerte, con particolare attenzione alle tipicità ad es. artigianali, architettoniche, paesaggistiche). Congiuntamente ad altri progetti complementari nel Friuli Venezia Giulia, verrà creato un network fra le realtà istituzionali, associative e imprenditoriali marocchine e della regione, inteso a tradurre le opportunità nate dal Progetto in accordi commerciali e in iniziative economiche congiunte.
La missione del sistema camerale si propone come appuntamento di rilievo nelle relazioni economiche italo-marocchine, in netta crescita negli ultimi anni. Nel primo semestre del 2007, infatti, le esportazioni italiane hanno raggiunto i 699 milioni di Euro, registrando un incremento del 18% rispetto allo stesso periodo nel 2006. Le nostre importazioni, tra gennaio e giugno nel 2007, hanno raggiunto i 318 milioni di Euro, con un aumento del 16% rispetto al primo semestre del 2006 (con un saldo, dunque, a nostro vantaggio di 381 milioni di Euro). In questo contesto, secondo il FMI, lo slancio dell'economia marocchina permane robusto, sostenuto da una crescita media annua che si attesta, dal 2001, su valori medi del 5,4%, pari ad un aumento di 3,4 punti percentuali rispetto agli anni novanta. D'altro canto, il Marocco ha intrapreso nell'ultimo decennio un ambizioso programma di riforme strutturali mirate alla liberalizzazione dell'economia e al miglioramento della competitività dei suoi settori di punta (agroindustria, pesca, fosfati, subfornitura elettronica, automotive e aereonautica, costruzioni, turismo, tessile e cuoio, trasporti).
Le realtà imprenditoriali dei due Paesi sono comunque sempre più in collegamento anche grazie all'operatività del Desk di strutture camerali costituito nel febbraio 2005 a Casablanca. Il Desk è composto - oltre che da Promos - da Unioncamere Emilia Romagna (Camere di Commercio di Rimini, Ravenna, Bologna, Parma, Forlì-Cesena), dalla Camera di Torino, da PromoFirenze, dalla Camera di Trieste-ARIES, da Promec, da Vicenza Qualità e da Unioncamere Lombardia. Nell'arco di due anni il Desk ha offerto assistenza a oltre 300 aziende italiane ed ha svolto diverse iniziative in Italia e Marocco, anche offrendo un supporto ad imprese locali interessate.
Due gli obiettivi della missione camerale svoltasi in questi giorni: 1) presentare alla business community marocchina le opportunità di collaborazione offerte dal mercato italiano nei settori su cui il Marocco sta investendo capitali ingenti; 2) dare alle aziende dei due Paesi l'opportunità di sviluppare o consolidare rapporti commerciali, agevolare collaborazioni, scambi di tecnologie e joint-venture.
Nell'ambito delle attività istituzionali - svolte con la partecipazione e in stretto raccordo con l'Ambasciata Italiana ed il Consolato Generale a Casablanca - sono previsti incontri con i rappresentanti della locale comunità promozionale e imprenditoriale italiana (a cominciare dalla Camera di commercio Italiana a Casablanca, dall'Ufficio ICE e dal Comitato degli Operatori Italiani in Marocco-COIM). Sono poi previsti incontri con rappresentanti del settore bancario italiano presente in Marocco (Banca Intesa San Paolo, Monte dei Paschi di Siena e Unicredit) e con la Banca Marocchina del Commercio Estero). Sul fronte marocchino sono poi previsti incontri con i vertici della Camera di Commercio, Industria e Servizi di Casablanca, il Consiglio Affari Marocco-Italia-CGEM ed il Centro Regionale degli Investimenti del Marocco.
Fitta anche l'agenda degli incontri di business organizzati a Casablanca, che hanno coinvolto oltre 30 operatori italiani di settori in cui il Marocco presenta grandi opportunità per le nostre imprese: auto, trasporti, edilizia, progettazione e impiantistica, design industriale, tessile, Ict, farmaceutico e medicale, biotecnologie e packaging. (ItalPlanet News)
fonte http://www.etribuna.com/
Nove miliardi di euro in quattro anni. Sono gli investimenti previsti dal progetto dal Governo marocchino per l'adeguamento delle stazioni balneari e l'aumento della capacità ricettiva del Regno. Un'occasione interessante per gli investitori esteri, ma anche per collaborazioni commerciali, alle quali guardano con
attenzione gli operatori in questi giorni a Rabat, in occasione dell'incontro istituzionale con il Ministero del Turismo e dell'Artigianato marocchino.
L'incontro rappresenta uno degli appuntamenti principali della missione promossa dalle Camere di Commercio di Firenze, Lucca, Milano, Siena, Torino, Trieste e Vicenza, con il patrocinio di Unioncamere e con il coordinamento operativo di Promos-Azienda speciale della Camera di Commercio di Milano . La delegazione è guidata da Antonio Paoletti, consigliere Unioncamere delegato alle aree del Mediterraneo e dei Balcani.
Durante l'incontro presso il Ministero del Turismo, è stato lanciato ufficialmente, dal Presidente Paoletti, il Progetto FVG–MAROC F.T.E.F. (Formation, Tourisme et Entreprenariat Féminin), realizzato dall'Azienda Speciale ARIES – Camera di Commercio di Trieste cofinanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e con il partenariato di IAL FVG e l'I.P.S.S.C.A.R.T. Bonaldo Stringher di Udine; in campo marocchino, il progetto vede l'Associazione delle donne imprenditrici del Marocco-A.F.E.M. ed il Ministero del Turismo, Artigianato ed Economia Sociale. Il progetto di cooperazione decentrata intende formare professionalità femminili per promuovere la diffusione in Marocco delle produzioni tipiche della regione. Si intende poi migliorare il livello qualitativo e quantitativo dell'imprenditoria (e dell'autoimprenditoria) femminile nelle aree rurali locali, formando alcune figure sulla gestione dell'accoglienza e della promozione integrata del territorio (tale cioè da includere tutte le risorse da esso offerte, con particolare attenzione alle tipicità ad es. artigianali, architettoniche, paesaggistiche). Congiuntamente ad altri progetti complementari nel Friuli Venezia Giulia, verrà creato un network fra le realtà istituzionali, associative e imprenditoriali marocchine e della regione, inteso a tradurre le opportunità nate dal Progetto in accordi commerciali e in iniziative economiche congiunte.
La missione del sistema camerale si propone come appuntamento di rilievo nelle relazioni economiche italo-marocchine, in netta crescita negli ultimi anni. Nel primo semestre del 2007, infatti, le esportazioni italiane hanno raggiunto i 699 milioni di Euro, registrando un incremento del 18% rispetto allo stesso periodo nel 2006. Le nostre importazioni, tra gennaio e giugno nel 2007, hanno raggiunto i 318 milioni di Euro, con un aumento del 16% rispetto al primo semestre del 2006 (con un saldo, dunque, a nostro vantaggio di 381 milioni di Euro). In questo contesto, secondo il FMI, lo slancio dell'economia marocchina permane robusto, sostenuto da una crescita media annua che si attesta, dal 2001, su valori medi del 5,4%, pari ad un aumento di 3,4 punti percentuali rispetto agli anni novanta. D'altro canto, il Marocco ha intrapreso nell'ultimo decennio un ambizioso programma di riforme strutturali mirate alla liberalizzazione dell'economia e al miglioramento della competitività dei suoi settori di punta (agroindustria, pesca, fosfati, subfornitura elettronica, automotive e aereonautica, costruzioni, turismo, tessile e cuoio, trasporti).
Le realtà imprenditoriali dei due Paesi sono comunque sempre più in collegamento anche grazie all'operatività del Desk di strutture camerali costituito nel febbraio 2005 a Casablanca. Il Desk è composto - oltre che da Promos - da Unioncamere Emilia Romagna (Camere di Commercio di Rimini, Ravenna, Bologna, Parma, Forlì-Cesena), dalla Camera di Torino, da PromoFirenze, dalla Camera di Trieste-ARIES, da Promec, da Vicenza Qualità e da Unioncamere Lombardia. Nell'arco di due anni il Desk ha offerto assistenza a oltre 300 aziende italiane ed ha svolto diverse iniziative in Italia e Marocco, anche offrendo un supporto ad imprese locali interessate.
Due gli obiettivi della missione camerale svoltasi in questi giorni: 1) presentare alla business community marocchina le opportunità di collaborazione offerte dal mercato italiano nei settori su cui il Marocco sta investendo capitali ingenti; 2) dare alle aziende dei due Paesi l'opportunità di sviluppare o consolidare rapporti commerciali, agevolare collaborazioni, scambi di tecnologie e joint-venture.
Nell'ambito delle attività istituzionali - svolte con la partecipazione e in stretto raccordo con l'Ambasciata Italiana ed il Consolato Generale a Casablanca - sono previsti incontri con i rappresentanti della locale comunità promozionale e imprenditoriale italiana (a cominciare dalla Camera di commercio Italiana a Casablanca, dall'Ufficio ICE e dal Comitato degli Operatori Italiani in Marocco-COIM). Sono poi previsti incontri con rappresentanti del settore bancario italiano presente in Marocco (Banca Intesa San Paolo, Monte dei Paschi di Siena e Unicredit) e con la Banca Marocchina del Commercio Estero). Sul fronte marocchino sono poi previsti incontri con i vertici della Camera di Commercio, Industria e Servizi di Casablanca, il Consiglio Affari Marocco-Italia-CGEM ed il Centro Regionale degli Investimenti del Marocco.
Fitta anche l'agenda degli incontri di business organizzati a Casablanca, che hanno coinvolto oltre 30 operatori italiani di settori in cui il Marocco presenta grandi opportunità per le nostre imprese: auto, trasporti, edilizia, progettazione e impiantistica, design industriale, tessile, Ict, farmaceutico e medicale, biotecnologie e packaging. (ItalPlanet News)
fonte http://www.etribuna.com/
Dal Marocco a Porta Vittoria l´esotico alla milanese
Il boom degli etnici secondo Dar El Yacout
Luigi Bolognini
"Per immaginare la visita a un paese lontano il cibo è un ottimo punto di partenza, meglio ancora se con danze e spettacoli"
"È un buon momento in città per la fusione tra diverse tradizioni anche se in testa ci sono sempre cinesi e giapponesi" Mediterraneo, terra di sapori, di colori e di sensazioni. A Milano il mare non c´è, ma la città è sempre stata considerata un punto di incontro di genti, proprio come un porto. È anche per questo, probabilmente, per questa sua apertura alle altrui mentalità e culture, che in città impazza la cucina etnica. E uno dei punti di riferimento è proprio la cucina "mediterranea - marocchina" di Dar El Yacout, il ristorante aperto nel 2004 da Antonio Moscara in via Cadore, zona Porta Vittoria.
Moscara, in un mondo ormai diventato villaggio globale grazie anche ai viaggi aerei ha ancora senso proporre cucine di altri paesi? In fondo è più facile andare sul posto.
«È vero. Ma è vero anche che non tutti si possono spostare così facilmente. Ed è vero anche che un viaggio in un posto lontano si può fare anche senza andarci fisicamente, ad esempio leggendo libri o guardando filmati. E anche mangiandone i cibi, perché no? Anche perché noi proponiamo una full immersion. Non solo cibo, ma anche altro».
In che senso?
«Dar El Yacout nasce come un laboratorio, un mix di culture e di sensazioni. Si mangia, certo, ma ci sono anche spettacoli che durano fino a notte, dalle danzatrici del ventre a un ensemble musicale che ha appena prodotto un disco, fino ai deejay che chiudono la serata. Vogliamo fare un´escursione completa nel Mediterraneo».
Una delle caratteristiche del vostro posto è proprio la fusione di culture gastronomiche simili e confinanti, quelle del bacino mediterraneo. Come mai?
«Per sottolineare le somiglianze, anzitutto. Il couscous marocchino è pressoché identico a quello siciliano, tanto per fare un esempio. Oppure possiamo pensare ai sapori agrodolci che dominano in entrambe le sponde del Mediterraneo. Ma senza dimenticare anche altri luoghi del meridione come la Puglia o la Campania. Ed è una fusion che si vede anche nell´ambiente: arredi marocchini, pareti con mosaici e pietre leccesi».
D´altronde la fusione è un po´ la tendenza generale della ristorazione etnica milanese.
«È vero, anche se la tendenza del momento in città mi sembra anzitutto quella orientale. Intendo la cucina giapponese e cinese, spesso mescolate a influssi più nostrani. In generale mi sembra un bel momento per questo tipo di gastronomia».
La prossima frontiera quale potrebbe essere?
«Io mi auguro la nostra, cioè quella che inaugureremo entro un paio di mesi: la cucina francese».
Ovvero?
«Se ci ha fatto caso, malgrado la cucina francese sia considerata una delle migliori del mondo, in Italia non esistono ristoranti che la propongano. Immagino che sia per la grande concorrenza tra la nostra tradizione e la loro: anzi, le nostre tradizioni, visto quante ne abbiamo a seconda delle zone d´Italia. Così ho deciso di tentare io. Il terzo piano di Dar El Yacout, che attualmente ospita una sala per fumatori, diventerà un ristorante a sé stante. E riservato a chi fuma. Sarà un luogo dove tentare innovazioni e sperimentazioni, seppur nel solco della tradizione transalpina. Sempre secondo la nostra tendenza: mescolare culture, idee e mentalità».
(04 marzo 2008)
Fonte http://espresso.repubblica.it/
Luigi Bolognini
"Per immaginare la visita a un paese lontano il cibo è un ottimo punto di partenza, meglio ancora se con danze e spettacoli"
"È un buon momento in città per la fusione tra diverse tradizioni anche se in testa ci sono sempre cinesi e giapponesi" Mediterraneo, terra di sapori, di colori e di sensazioni. A Milano il mare non c´è, ma la città è sempre stata considerata un punto di incontro di genti, proprio come un porto. È anche per questo, probabilmente, per questa sua apertura alle altrui mentalità e culture, che in città impazza la cucina etnica. E uno dei punti di riferimento è proprio la cucina "mediterranea - marocchina" di Dar El Yacout, il ristorante aperto nel 2004 da Antonio Moscara in via Cadore, zona Porta Vittoria.
Moscara, in un mondo ormai diventato villaggio globale grazie anche ai viaggi aerei ha ancora senso proporre cucine di altri paesi? In fondo è più facile andare sul posto.
«È vero. Ma è vero anche che non tutti si possono spostare così facilmente. Ed è vero anche che un viaggio in un posto lontano si può fare anche senza andarci fisicamente, ad esempio leggendo libri o guardando filmati. E anche mangiandone i cibi, perché no? Anche perché noi proponiamo una full immersion. Non solo cibo, ma anche altro».
In che senso?
«Dar El Yacout nasce come un laboratorio, un mix di culture e di sensazioni. Si mangia, certo, ma ci sono anche spettacoli che durano fino a notte, dalle danzatrici del ventre a un ensemble musicale che ha appena prodotto un disco, fino ai deejay che chiudono la serata. Vogliamo fare un´escursione completa nel Mediterraneo».
Una delle caratteristiche del vostro posto è proprio la fusione di culture gastronomiche simili e confinanti, quelle del bacino mediterraneo. Come mai?
«Per sottolineare le somiglianze, anzitutto. Il couscous marocchino è pressoché identico a quello siciliano, tanto per fare un esempio. Oppure possiamo pensare ai sapori agrodolci che dominano in entrambe le sponde del Mediterraneo. Ma senza dimenticare anche altri luoghi del meridione come la Puglia o la Campania. Ed è una fusion che si vede anche nell´ambiente: arredi marocchini, pareti con mosaici e pietre leccesi».
D´altronde la fusione è un po´ la tendenza generale della ristorazione etnica milanese.
«È vero, anche se la tendenza del momento in città mi sembra anzitutto quella orientale. Intendo la cucina giapponese e cinese, spesso mescolate a influssi più nostrani. In generale mi sembra un bel momento per questo tipo di gastronomia».
La prossima frontiera quale potrebbe essere?
«Io mi auguro la nostra, cioè quella che inaugureremo entro un paio di mesi: la cucina francese».
Ovvero?
«Se ci ha fatto caso, malgrado la cucina francese sia considerata una delle migliori del mondo, in Italia non esistono ristoranti che la propongano. Immagino che sia per la grande concorrenza tra la nostra tradizione e la loro: anzi, le nostre tradizioni, visto quante ne abbiamo a seconda delle zone d´Italia. Così ho deciso di tentare io. Il terzo piano di Dar El Yacout, che attualmente ospita una sala per fumatori, diventerà un ristorante a sé stante. E riservato a chi fuma. Sarà un luogo dove tentare innovazioni e sperimentazioni, seppur nel solco della tradizione transalpina. Sempre secondo la nostra tendenza: mescolare culture, idee e mentalità».
(04 marzo 2008)
Fonte http://espresso.repubblica.it/
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