Marocco: graziati 708 detenuti
RABAT - Il re del Marocco Mohammed VI ha accordato la grazia a 708 detenuti in occasione della festa dell'Eid al Fitr, che segna la fine del Ramadan, mese sacro per l'islam. Non è chiaro se tra le persone graziate vi siano anche militanti di organizzazioni estremiste islamiche. Il Ministero della Giustizia di Rabat ha precisato che solo 77 persone verranno rilasciate immediatamente. (Agr)
L'aeroporto di Marrakech in Marocco. Voli low cost
Collegamenti con l'Italia:
Milano Malpensa con : easyJet - Atlas Blue
Milano Orio al Serio con MyAir
Venezia Marco Polo con MyAir
Milano Malpensa con : easyJet - Atlas Blue
Milano Orio al Serio con MyAir
Venezia Marco Polo con MyAir
L'aeroporto di Fes in Marocco. Voli low cost
Francia
Lione con Atlas Blue
Marsiglia con Atlas Blue - Ryanair
Parigi Orly con Transavia Transavia e Jet4you
Germania :
Francoforte Hahn con Ryanair
Spagna :
Gerona con Ryanair
Lione con Atlas Blue
Marsiglia con Atlas Blue - Ryanair
Parigi Orly con Transavia Transavia e Jet4you
Germania :
Francoforte Hahn con Ryanair
Spagna :
Gerona con Ryanair
L'aeroporto di Casablanca in Marocco. Voli low cost
Belgio
Bruxelles Charleroicon con Jetair - Jet4you
Francia
Lione con easyJet - Jet4you
Marsiglia con Jet4you
Parigi Orly con Jet4you
Toulouse con Jet4you
Italia :
Bologna con Jet4you
Milano Malpensa con Jet4you
Milano Orio al Serio con MyAir
Venezia Marco Polo con MyAir
Spagna
Barcellona con ClickAir
Madrid Barajas con easyJet
sito aeroporto
www.onda.org.ma
Bruxelles Charleroicon con Jetair - Jet4you
Francia
Lione con easyJet - Jet4you
Marsiglia con Jet4you
Parigi Orly con Jet4you
Toulouse con Jet4you
Italia :
Bologna con Jet4you
Milano Malpensa con Jet4you
Milano Orio al Serio con MyAir
Venezia Marco Polo con MyAir
Spagna
Barcellona con ClickAir
Madrid Barajas con easyJet
sito aeroporto
www.onda.org.ma
L'aeroporto di Al Hoceima in Marocco. Voli low cost
Voli low cost Al Hoceima e altre località
Belgio
Bruxelles con Atlas Blue
Paesi Bassi
Amsterdam con Atlas Blue
sito aeroporto www.onda.org.ma
Belgio
Bruxelles con Atlas Blue
Paesi Bassi
Amsterdam con Atlas Blue
sito aeroporto www.onda.org.ma
L'aeroporto di Agadir in Marocco. Voli low cost
Voli low cost dall'aeroporto di Agadir
Austria
Salzburg con : Air Berlin
Vienna con : Air Berlin
Belgio
Bruxelles con : Jetair - ThomasCook
Liège con : ThomasCook
Francia
Lille con : ThomasCook (Belgium)
Mulhouse con : Air Berlin
Parigi Orly con : Transavia - Jet4you
Germania
Amburgo con Air Berlin
Berlino Schonefeld con Condor
Berlino Tegel con Air Berlin
Bremen con Condor
Colonia/Bonn con Air Berlin
Düsseldorf con Air Berlin TUIfly -
Dortmund con Air Berlin/
Dresden con Condor - Air Berlin
Erfurt con Air Berlin
Francoforte am Main con TUIfly - Condor - Air Berlin
Hannover con TUIfly - Air Berlin
Leipzig con Air Berlin - Condor
Münster/Osnabrück con Air Berlin
Monaco con TUIfly - Condor
Nuremberg con Air Berlin
Paderborn/Lippstadt con Air Berlin Condor
Rostock-Laage con : Air Berlin
Irlanda
Dublino con Aer Lingus
Paesi Bassi :
Amsterdam con - Transavia
Regno Unito
Birmingham con Thomsonfly
Bristol con Thomsonfly
Londra Gatwick con Thomsonfly
Manchester con Thomsonfly
Svizzera
Basel con : Air Berlin
Zurigo con : Air Berlin
Sito aeroporto www.onda.org.ma
Austria
Salzburg con : Air Berlin
Vienna con : Air Berlin
Belgio
Bruxelles con : Jetair - ThomasCook
Liège con : ThomasCook
Francia
Lille con : ThomasCook (Belgium)
Mulhouse con : Air Berlin
Parigi Orly con : Transavia - Jet4you
Germania
Amburgo con Air Berlin
Berlino Schonefeld con Condor
Berlino Tegel con Air Berlin
Bremen con Condor
Colonia/Bonn con Air Berlin
Düsseldorf con Air Berlin TUIfly -
Dortmund con Air Berlin/
Dresden con Condor - Air Berlin
Erfurt con Air Berlin
Francoforte am Main con TUIfly - Condor - Air Berlin
Hannover con TUIfly - Air Berlin
Leipzig con Air Berlin - Condor
Münster/Osnabrück con Air Berlin
Monaco con TUIfly - Condor
Nuremberg con Air Berlin
Paderborn/Lippstadt con Air Berlin Condor
Rostock-Laage con : Air Berlin
Irlanda
Dublino con Aer Lingus
Paesi Bassi :
Amsterdam con - Transavia
Regno Unito
Birmingham con Thomsonfly
Bristol con Thomsonfly
Londra Gatwick con Thomsonfly
Manchester con Thomsonfly
Svizzera
Basel con : Air Berlin
Zurigo con : Air Berlin
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MAROCCO/ MAESTRO VIOLENTA 8 ALUNNE TRA CUI LA FIGLIA, ARRESTATO
A denunciarlo è stata la figlia. La moglie insegna stessa scuola
Roma, 6 mag. (Apcom) - Un caso di pedofilia scuote il Marocco: un insegnate, padre di tre figli e con la moglie che insegna nella stessa scuola, ha stuprato otto sue alunne tra cui la stessa figlia che lo ha denunciato alla polizia, che ha provveduto ad arrestarlo. E' quanto è successo in una scuola a Casablanca come riferisce il quotidiano locale al Sabahiyeh.
La notizia ripresa dalle tv satellitari arabe ha provocato grande indignazione. Il foglio locale pubblica le iniziali dei protagonisti di questa terribile vicenda e omette il nome della scuola dove sono stati consumati i reati.
Secondo il quotidiano "l'insegnante è stato accusato di avere distrutto con la violenza l'integrità morale delle alunne", espressione giuridica per indicare che è stato commesso lo stupro. "A svelare le violenze praticate dall'uomo - scrive il giornale - è stata la figlia che è studentessa nella medesima scuola". La figlia avrebbe fornito tutti i dettagli degli abusi commessi dal padre su lei stessa e sulle sue compagne ed "alcune volte con compagni maschi".
Secondo informazioni raccolte da al Sabahiyeh, "il maestro convocava le studentesse della sua classe per obbligarle a pratiche sessuali". "Chi si rifiutava - dicono fonti del giornale - veniva picchiato dall'insegnate con un bastone".
La polizia sospetta che le vittime delle violenze "siano molte di più di quelle accertate". Dietro richiesta dei genitori, tutti gli studenti della classe sono stati sottoposti a perizie mediche per verificare "se hanno subito violenze sessuali".
fonte :http://notizie.alice.it/
Roma, 6 mag. (Apcom) - Un caso di pedofilia scuote il Marocco: un insegnate, padre di tre figli e con la moglie che insegna nella stessa scuola, ha stuprato otto sue alunne tra cui la stessa figlia che lo ha denunciato alla polizia, che ha provveduto ad arrestarlo. E' quanto è successo in una scuola a Casablanca come riferisce il quotidiano locale al Sabahiyeh.
La notizia ripresa dalle tv satellitari arabe ha provocato grande indignazione. Il foglio locale pubblica le iniziali dei protagonisti di questa terribile vicenda e omette il nome della scuola dove sono stati consumati i reati.
Secondo il quotidiano "l'insegnante è stato accusato di avere distrutto con la violenza l'integrità morale delle alunne", espressione giuridica per indicare che è stato commesso lo stupro. "A svelare le violenze praticate dall'uomo - scrive il giornale - è stata la figlia che è studentessa nella medesima scuola". La figlia avrebbe fornito tutti i dettagli degli abusi commessi dal padre su lei stessa e sulle sue compagne ed "alcune volte con compagni maschi".
Secondo informazioni raccolte da al Sabahiyeh, "il maestro convocava le studentesse della sua classe per obbligarle a pratiche sessuali". "Chi si rifiutava - dicono fonti del giornale - veniva picchiato dall'insegnate con un bastone".
La polizia sospetta che le vittime delle violenze "siano molte di più di quelle accertate". Dietro richiesta dei genitori, tutti gli studenti della classe sono stati sottoposti a perizie mediche per verificare "se hanno subito violenze sessuali".
fonte :http://notizie.alice.it/
Foto Zeghanghane Marocco
Hôtel Riu Tikida Beach
http://www.agadirtikida.com
Zalagh Parc Palace
http://www.zalagh-palace.ma/
Le Relais du Lac
http://www.hotel-relaisdulac-marrakech.com
Kenzi Hôtels
http://www.kenzi-hotels.com/
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Marocco, incendio in una fabbrica di materassi, almeno 55 morti
domenica, 27 aprile 2008 9.22 39
Versione per stampa
CASABLANCA (Reuters) - Un incendio è divampato nella serata di ieri in una fabbrica di materassi a Casablanca, in Marocco, uccidendo almeno 55 persone, mentre le ricerche di altri corpi sono ancora in corso tra i resti fumanti dell'edificio.
Altre dodici persone sono rimaste gravemente ferite nel rogo che è cominciato nel piano terra della stabile per poi propagarsi rapidamente, intrappolando gli operai che si trovavano nei tre piani superiori, dicono testimoni.
Circa 100 dei 150 operai -- soprattutto donne e ragazze -- erano al lavoro quando è scoppiato l'incendio, che ha richiesto per essere domato l'intervento di oltre 100 pompieri, ha detto il governo.
Residenti raccontano di aver sfondato un muro per far scappare le persone intrappolate nell'edificio, ma molte sono rimaste bloccate ai piani superiori, piangendo e chiedendo aiuto dalle finestre.
"Alcuni ci hanno creduto pazzi e hanno cercato di fermarci, ma siamo entrati nella palazzina e abbiamo salvato una ragazza che stava bruciando mentre era ancora seduta davanti alla macchina da cucire", ha detto Rachid Kasmiri, 35 anni.
Testimoni hanno detto che le operazioni di soccorso sono state ostacolate dalla scarsità d'acqua.
"Non capivamo perché i pompieri guardavano le fiamme senza fare nulla", ha detto Nora Sabrallah, che ha perso un figlio di 19 anni nel disastro. "Gli chiedevamo di salvare i nostri figli, ma ci spingevano via", ha continuato con le lacrime agli occhi.
La ricerca di altri cadaveri è impedita al momento dalle alte temperature raggiunte dalle macerie, ma i soccorritori continuano il loro lavoro.
© Reuters 2008. Tutti i diritti assegna a Reuters.
fonte: http://www.borsaitaliana.reuters.it/
Versione per stampa
CASABLANCA (Reuters) - Un incendio è divampato nella serata di ieri in una fabbrica di materassi a Casablanca, in Marocco, uccidendo almeno 55 persone, mentre le ricerche di altri corpi sono ancora in corso tra i resti fumanti dell'edificio.
Altre dodici persone sono rimaste gravemente ferite nel rogo che è cominciato nel piano terra della stabile per poi propagarsi rapidamente, intrappolando gli operai che si trovavano nei tre piani superiori, dicono testimoni.
Circa 100 dei 150 operai -- soprattutto donne e ragazze -- erano al lavoro quando è scoppiato l'incendio, che ha richiesto per essere domato l'intervento di oltre 100 pompieri, ha detto il governo.
Residenti raccontano di aver sfondato un muro per far scappare le persone intrappolate nell'edificio, ma molte sono rimaste bloccate ai piani superiori, piangendo e chiedendo aiuto dalle finestre.
"Alcuni ci hanno creduto pazzi e hanno cercato di fermarci, ma siamo entrati nella palazzina e abbiamo salvato una ragazza che stava bruciando mentre era ancora seduta davanti alla macchina da cucire", ha detto Rachid Kasmiri, 35 anni.
Testimoni hanno detto che le operazioni di soccorso sono state ostacolate dalla scarsità d'acqua.
"Non capivamo perché i pompieri guardavano le fiamme senza fare nulla", ha detto Nora Sabrallah, che ha perso un figlio di 19 anni nel disastro. "Gli chiedevamo di salvare i nostri figli, ma ci spingevano via", ha continuato con le lacrime agli occhi.
La ricerca di altri cadaveri è impedita al momento dalle alte temperature raggiunte dalle macerie, ma i soccorritori continuano il loro lavoro.
© Reuters 2008. Tutti i diritti assegna a Reuters.
fonte: http://www.borsaitaliana.reuters.it/
Marocco: incendio, due fermati
Gli operai erano chiusi a chiave dentro la fabbrica: 54 morti
Marocco: incendio, due fermati(ANSA) - RABAT, 27 APR - La polizia ha fermato i proprietari della fabbrica di materassi di Casablanca nel cui incendio sono morte ieri 54 persone. Dai primi rilievi sembrerebbe che i due, padre e figlio, avevano chiuso gli operai dentro la fabbrica per evitare furti di materiale. 'Abbiamo constatato - ha detto il comandante regionale della protezione civile - la mancanza totale di mezzi di sicurezza. L'incendio e' stato provocato dalla mancanza di manutenzione su macchine e installazioni elettriche.
27 Apr 16:41
fonte: http://www.borsaitaliana.it/
Marocco: incendio, due fermati(ANSA) - RABAT, 27 APR - La polizia ha fermato i proprietari della fabbrica di materassi di Casablanca nel cui incendio sono morte ieri 54 persone. Dai primi rilievi sembrerebbe che i due, padre e figlio, avevano chiuso gli operai dentro la fabbrica per evitare furti di materiale. 'Abbiamo constatato - ha detto il comandante regionale della protezione civile - la mancanza totale di mezzi di sicurezza. L'incendio e' stato provocato dalla mancanza di manutenzione su macchine e installazioni elettriche.
27 Apr 16:41
fonte: http://www.borsaitaliana.it/
Comunicato della mostra : Videozoom - Videoartisti del Marocco - IDENTITÀ IN TRANSITO
A cura di Francesca Gallo
Videozoom - Videoartisti del Marocco - IDENTITÀ IN TRANSITO
Kyo Art Gallery
Sede Via San Pellegrino 55, Viterbo 01100
Altre informazioni Tel +39 0761 340378 | ufficiostampakyo@tele2.it | http://www.kyoartgallery.net/
Data di apertura sabato 19 aprile 2008
Data di chiusura domenica 11 maggio 2008
Orari:
gio/sab h. 16.30/19.00; dom h. 11.00/13.00
La Kyo Art Gallery in collaborazione con la Sala 1 di Roma, presenta VIDEOZOOM - Videoartisti del Marocco. La rassegna, a cura di Francesca Gallo e con il sostegno della Fondation Hassan II pour les Marocains Residents à l’Etranger e della Regione Lazio, dopo Roma e Frosinone, raggiungerà la sua terza tappa sabato 19 aprile 2008 a Viterbo.
VIDEOZOOM giunto alla sua settima edizione prosegue l’impegno verso l’arte dei paesi emergenti, rivolgendosi quest’anno al mondo arabo.
Storica “porta” fra l’Africa e l’Europa, il Marocco è attualmente interessato da un rapido processo di modernizzazione a cui non è estranea neppure la comunità marocchina in Italia, la più numerosa nel nostro paese.
Negli anni ’90, assieme alle trasformazioni politiche, il Marocco vede emergere nuovi artisti, che sperimentano una pluralità di linguaggi, contaminati con l’universo della comunicazione mediatica, e che affrontano temi d’attualità come la censura o la passata repressione. Fra questi Mounir Fatmi, uno degli artisti africani di maggior successo internazionale, che riflette sugli stereotipi culturali e sulla negazione dell’auto-rappresentazione; e Brahim Bachiri, che si interroga sull’essere marocchini oggi.
Dal 2000 molti giovani videomaker sono presenti ai festival internazionali, fra questi Mohamed Ezoubeiri, Mourad El Figuigui, e Hassan Boufous che operano in patria e sono originali osservatori di un mondo in trasformazione. Bouchra Khalili, invece, ha scelto il Mediterraneo – frontiera ideale e materiale fra punti di vista e aspettative spesso contrapposte – come tema cardine della propria ricerca, mentre Fatima Mazmouz, si concentra sull’identità di artista e donna. Infine, Videozoom Marocco presenta alcuni degli animatori del Collectif212, fondato da artisti attivi in Marocco, tra i quali Amina Benbouchta e Safaa Erruas, alla loro prima collaborazione video, e Younès Rahmoun, tutti caratterizzati da una ricerca che coniuga forme, materiali e idee della tradizione culturale del Marocco, con i linguaggi dell’arte contemporanea “occidentale” e dei new media.
Dopo Roma, Frosinone e Viterbo la rassegna sarà presentata a Bari, Bologna, Milano, Philadelphia (USA).
Inaugurazione sabato 19 aprile 2008 ore 18.00
Fino al 11 maggio 2008
PATROCINIO DI
Ambasciata del Regno del Marocco in Italia
Facoltà di Scienze Umanistiche-Sapienza Università di Roma
CIRPS La Sapienza
Anno Europeo del Dialogo Interculturale
Cooperazione Italiana allo Sviluppo Ministero degli Affari Esteri
SOSTEGNO DI
Regione Lazio
Fondation Hassan II pour les Marocains Residents à l’Etranger
Organisation Internationale de la Francophonie nell’ambito delle Giornate Romane della Francofonia
COLLABORAZIONE
Sala 1 - Roma, CIRPS-Sapienza Università di Roma, ACMID-Donna Centro Culturale Averroé, Praxeis Associazione Culturale
CATALOGO
Gangemi Editore, con testo di Francesca Gallo
Kyo Art Gallery
Via San Pellegrino 55
Viterbo
Ufficio Stampa
Massimiliano del Ninno
Tel/Fax 0761 340378
ufficiostampakyo@tele2.it
fonte : http://www.teknemedia.net/
Videozoom - Videoartisti del Marocco - IDENTITÀ IN TRANSITO
Kyo Art Gallery
Sede Via San Pellegrino 55, Viterbo 01100
Altre informazioni Tel +39 0761 340378 | ufficiostampakyo@tele2.it | http://www.kyoartgallery.net/
Data di apertura sabato 19 aprile 2008
Data di chiusura domenica 11 maggio 2008
Orari:
gio/sab h. 16.30/19.00; dom h. 11.00/13.00
La Kyo Art Gallery in collaborazione con la Sala 1 di Roma, presenta VIDEOZOOM - Videoartisti del Marocco. La rassegna, a cura di Francesca Gallo e con il sostegno della Fondation Hassan II pour les Marocains Residents à l’Etranger e della Regione Lazio, dopo Roma e Frosinone, raggiungerà la sua terza tappa sabato 19 aprile 2008 a Viterbo.
VIDEOZOOM giunto alla sua settima edizione prosegue l’impegno verso l’arte dei paesi emergenti, rivolgendosi quest’anno al mondo arabo.
Storica “porta” fra l’Africa e l’Europa, il Marocco è attualmente interessato da un rapido processo di modernizzazione a cui non è estranea neppure la comunità marocchina in Italia, la più numerosa nel nostro paese.
Negli anni ’90, assieme alle trasformazioni politiche, il Marocco vede emergere nuovi artisti, che sperimentano una pluralità di linguaggi, contaminati con l’universo della comunicazione mediatica, e che affrontano temi d’attualità come la censura o la passata repressione. Fra questi Mounir Fatmi, uno degli artisti africani di maggior successo internazionale, che riflette sugli stereotipi culturali e sulla negazione dell’auto-rappresentazione; e Brahim Bachiri, che si interroga sull’essere marocchini oggi.
Dal 2000 molti giovani videomaker sono presenti ai festival internazionali, fra questi Mohamed Ezoubeiri, Mourad El Figuigui, e Hassan Boufous che operano in patria e sono originali osservatori di un mondo in trasformazione. Bouchra Khalili, invece, ha scelto il Mediterraneo – frontiera ideale e materiale fra punti di vista e aspettative spesso contrapposte – come tema cardine della propria ricerca, mentre Fatima Mazmouz, si concentra sull’identità di artista e donna. Infine, Videozoom Marocco presenta alcuni degli animatori del Collectif212, fondato da artisti attivi in Marocco, tra i quali Amina Benbouchta e Safaa Erruas, alla loro prima collaborazione video, e Younès Rahmoun, tutti caratterizzati da una ricerca che coniuga forme, materiali e idee della tradizione culturale del Marocco, con i linguaggi dell’arte contemporanea “occidentale” e dei new media.
Dopo Roma, Frosinone e Viterbo la rassegna sarà presentata a Bari, Bologna, Milano, Philadelphia (USA).
Inaugurazione sabato 19 aprile 2008 ore 18.00
Fino al 11 maggio 2008
PATROCINIO DI
Ambasciata del Regno del Marocco in Italia
Facoltà di Scienze Umanistiche-Sapienza Università di Roma
CIRPS La Sapienza
Anno Europeo del Dialogo Interculturale
Cooperazione Italiana allo Sviluppo Ministero degli Affari Esteri
SOSTEGNO DI
Regione Lazio
Fondation Hassan II pour les Marocains Residents à l’Etranger
Organisation Internationale de la Francophonie nell’ambito delle Giornate Romane della Francofonia
COLLABORAZIONE
Sala 1 - Roma, CIRPS-Sapienza Università di Roma, ACMID-Donna Centro Culturale Averroé, Praxeis Associazione Culturale
CATALOGO
Gangemi Editore, con testo di Francesca Gallo
Kyo Art Gallery
Via San Pellegrino 55
Viterbo
Ufficio Stampa
Massimiliano del Ninno
Tel/Fax 0761 340378
ufficiostampakyo@tele2.it
fonte : http://www.teknemedia.net/
MAROCCO: "MEUZZIN TROPPO RUMOROSI", BUFERA SU MINISTRA
Ondata di proteste in Marocco per il ministro secondo cui, per evitare di disturbare i turisti, i muezzin dovrebbe fare meno rumore quando all'alba chiamano i fedeli alla moschea per la preghiera. Nouzha Skalli, 57 anni, ministro della famiglia, nel corso di una riunione di governo dedicata agli aspetti tecnici della costruzione delle moschee, aveva chiesto se esistono limiti di legge ai decibel provocati dalle centinaia di muezzin: "Sarebbe ragionevole intervenire perche' molte moschee si trovano vicino ad aree turistiche". Immediata la reazione degli ambienti piu' radicali contro il ministro, "colpevole" anche di essere una donna: "E' decisa ad attaccare i musulmani e l'Islam", ha detto un imam, Sidi Sliman, ipotizzando che, per via del suo sesso, la Skalli non dovrebbe neanche sedere nella compagine di governo. Solo pochi coloro che hanno apprezzato l'iniziativa, osservando che non solo i turisti, ma anche i bambini vengono svegliati all'alba dai muezzin. La Skalli, femminista molto attiva, ha definito "odiosa" la campagna: "Stanno addirittura facendo circolare la voce falsa che io voglia proibire del tutto i richiami alle preghiere".
fonte http://www.repubblica.it/
fonte http://www.repubblica.it/
Tangeri in Marocco
Tangeri è stata a lungo ambita per la sua posizione strategica. E stata fondata nel IV secolo aC Dai Tingi. Molte popolazioni come i Cartaginesi, i Romani, i Fenici, Vandali, arabi, spagnoli, portoghesi, e gelosamente gli inglesi hanno combattuto per il diritto di controllo. Nessuna città africana è più vicina verso l'Europa , nessun altra Orientale è così più amata da artisti ,pittori, musicisti o attori europei o americani .Infatti Delacrouix Saint-Saïns, Matisse, Van Dongen, Tenessee Williams, Jean Genet, Joseph Kessel William Burroughs e Paulk Bowles, per citarne solo alcuni, hanno vissuto in tutte le Tangeri - ed è stato affascinato da essa.
Quando il mare incontra l'oceano ... C'è sempre una ragione per esplorare la regione intorno a Tangeri. Essa può essere per le spiagge, o per la cultura locale. Chi ama il mare può fare il bagno nell'Atlantico, dopo la prima colazione e nel Mediterraneo, dopo il pranzo, o viceversa. A Tangeri, in tutto comincia con il mare, e tutto ciò che porta al mare.
Un fascino immenso si attrae all'alba e al tramonto.
Quando il mare incontra l'oceano ... C'è sempre una ragione per esplorare la regione intorno a Tangeri. Essa può essere per le spiagge, o per la cultura locale. Chi ama il mare può fare il bagno nell'Atlantico, dopo la prima colazione e nel Mediterraneo, dopo il pranzo, o viceversa. A Tangeri, in tutto comincia con il mare, e tutto ciò che porta al mare.
Un fascino immenso si attrae all'alba e al tramonto.
A Essaouira in Marocco
Incantevole e attraente dal XVIII secolo Essaouira è stata una calamita per i poeti marocchini, scienziati, artigiani e talenti creativi. Con artisti come Nurredin, Alioua, Mohammed Tabaland mohammed Bouada, la città è ancora un miscuglio di arte marocchina.
A Essaouira, la bellezza non è solo quello di essere ammirato e dipinta, questa strada è fiancheggiata da case bianche con tutte le persiane blu ... e una straordinaria vista.
A Essaouira, la bellezza non è solo quello di essere ammirato e dipinta, questa strada è fiancheggiata da case bianche con tutte le persiane blu ... e una straordinaria vista.
Agadir il meglio della natura in Marocco
Agadir è uno splendido scenario naturale, che è stato scelto come una delle più belle per la più considerata la città più ospitale di tutte le stazioni balneari marocchine.
Ci sono molti punti di divertimento.Puoi giocare a tennis o a golf, la vela, fare equitazione, sci nautico, immersioni, pesca in acque profonde ,gustare tutti i tipi di pesce fresco, la possibilità di gustare anche la cucina nord Americana. Ballare fino all'alba .. . Addormentarsi in un accogliente hotel di lusso che offre i migliori servizi.
Si osservano e si gustano i suoi giardini profumati, che occupano più spazio rispetto alle case, i suoi coloratissimi fiori.
Ci sono molti punti di divertimento.Puoi giocare a tennis o a golf, la vela, fare equitazione, sci nautico, immersioni, pesca in acque profonde ,gustare tutti i tipi di pesce fresco, la possibilità di gustare anche la cucina nord Americana. Ballare fino all'alba .. . Addormentarsi in un accogliente hotel di lusso che offre i migliori servizi.
Si osservano e si gustano i suoi giardini profumati, che occupano più spazio rispetto alle case, i suoi coloratissimi fiori.
Marrakesh città eterna
Il possente re lottato per esso, una linea di dinastie ereditato, saggi, artigiani, architetti, pittori e scultori di tutti i tempi costruiti magnifici palazzi, moschee, giardini e scuole coraniche.
Marrakech, la città imperiale che, all'alba della sua Storia, il Marocco ha dato il suo nome.
I berbieri e gli arabi si riuniscono qui, per amalgamarsi con i nomadi e la gente di montagna.
Ogni immaginabile merce abbonda, artigianato fiorisce, e ci sono palazzi, alberghi, ristoranti, campi da golf e un casino: Marrakech è la capitale incontrastata del Sud Marocco.
In rame souk dove il metallo viene lavorato da artigiani seguendo antiche tradizioni, i loro volti in profonda concentrazione O il Laghzal Souk, la casa di mercanti di lana O in el Btana con i suoi montoni. O anche nel brusio della Zarbia souk, dove tappeti e caftens sono venduti al miglior offerente .....
Arte popolare marocchina : un vero e proprio festival
Ogni anno, le rovine del palazzo el Badii forniscono la cornice per la grandiosa festa nazionale di arte popolare. Questa è la vetrina per la musica, balli e canti, costumi, gioielli e ornamenti per la famiglia o celebrazioni religiose. Molto suggestivo!
Si diceva i tesori della casa museo
Gioielli in argento finemente lavorate, lampade a olio e Tatoudannt pietra, cuoio ricamato, rustico, ceramica, vasi in marmo magnifico, cassapanche, gioielli berberi: è come camminare in un sogno.
Insomma Marrakesh oggi offre cultura antica e moderna.
Marrakech, la città imperiale che, all'alba della sua Storia, il Marocco ha dato il suo nome.
I berbieri e gli arabi si riuniscono qui, per amalgamarsi con i nomadi e la gente di montagna.
Ogni immaginabile merce abbonda, artigianato fiorisce, e ci sono palazzi, alberghi, ristoranti, campi da golf e un casino: Marrakech è la capitale incontrastata del Sud Marocco.
In rame souk dove il metallo viene lavorato da artigiani seguendo antiche tradizioni, i loro volti in profonda concentrazione O il Laghzal Souk, la casa di mercanti di lana O in el Btana con i suoi montoni. O anche nel brusio della Zarbia souk, dove tappeti e caftens sono venduti al miglior offerente .....
Arte popolare marocchina : un vero e proprio festival
Ogni anno, le rovine del palazzo el Badii forniscono la cornice per la grandiosa festa nazionale di arte popolare. Questa è la vetrina per la musica, balli e canti, costumi, gioielli e ornamenti per la famiglia o celebrazioni religiose. Molto suggestivo!
Si diceva i tesori della casa museo
Gioielli in argento finemente lavorate, lampade a olio e Tatoudannt pietra, cuoio ricamato, rustico, ceramica, vasi in marmo magnifico, cassapanche, gioielli berberi: è come camminare in un sogno.
Insomma Marrakesh oggi offre cultura antica e moderna.
Casablanca
In Marocco Casablanca ha una determinazione e un contagioso ottimismo di propulsione verso il futuro con l'energia.
Gli architetti hanno iniziato a progettare questo modello di città nel 1912, portando un visionario fascino di questa metropoli moderna e organizzando il suo fenomenale sviluppo.
Essa è la più grande e importante città del Nord Africa e per la sua splendida e bella architettura .Casablanca è stato scelto per essere il sito del monumento " la Moschea Hassan II" progettato per segnare la fine di un secolo.
Una dinamica metropoli, Casablanca, raggiunge la sua potenza di disegno sul suo ricco patrimonio culturale e adattandola alle moderne esigenze di business.
Questa bellissima città possiede tutte le infrastrutture di una grande capitale internazionale. Si eseguono Congressi e convegni di scienziati, industriali e finanzieri di tutto il mondo.
Nel 1943, Sua Maestà Mohamed V, accompagnata da Sua Maestà Hassan II, allora giovane principe, ha accolto le tre grandi leader del mondo liberale; Churchill, Roosevelt e de Gaulle, per la conferenza Anfa.
CasaBlanca è oggi una meta visitata da turisti provenienti da tutto il mondo; offre un ottimo relax ed anche la possibilità di trascorrere una ottima vacanza in famiglia.
Gli architetti hanno iniziato a progettare questo modello di città nel 1912, portando un visionario fascino di questa metropoli moderna e organizzando il suo fenomenale sviluppo.
Essa è la più grande e importante città del Nord Africa e per la sua splendida e bella architettura .Casablanca è stato scelto per essere il sito del monumento " la Moschea Hassan II" progettato per segnare la fine di un secolo.
Una dinamica metropoli, Casablanca, raggiunge la sua potenza di disegno sul suo ricco patrimonio culturale e adattandola alle moderne esigenze di business.
Questa bellissima città possiede tutte le infrastrutture di una grande capitale internazionale. Si eseguono Congressi e convegni di scienziati, industriali e finanzieri di tutto il mondo.
Nel 1943, Sua Maestà Mohamed V, accompagnata da Sua Maestà Hassan II, allora giovane principe, ha accolto le tre grandi leader del mondo liberale; Churchill, Roosevelt e de Gaulle, per la conferenza Anfa.
CasaBlanca è oggi una meta visitata da turisti provenienti da tutto il mondo; offre un ottimo relax ed anche la possibilità di trascorrere una ottima vacanza in famiglia.
MAROCCO/ MULTA RECORD A GIORNALE, HA CHIAMATO "GAY" UN GIUDICE
Quotidiano al Masa deve pagare una sanzione di quasi 454mila euro
Roma, 26 mar. (Apcom) - Multa record in Marocco al direttore di un giornale condannato a pagare l'equivalente di 545mila euro per avere scritto "Gay" di un procuratore della repubblica del paese nord africano. La tv satellitare al Arabiya, riferisce oggi della sentenza emessa ieri dal Tribunale di Rabat che ha imposto a Rashid Nini, direttore locale del quotidiano al Masa, "il pagamento di una multa pari a 6milioni di Dirham (pari a 545mila euro) come risarcimento al danno provocato a quattro sostituti della procura della Repubblica per averli denigrati".
Secondo fonti della Giustizia marocchina, la vicenda risale ad un articolo pubblicato dal giornale nel novembre scorso. Riportando la cronaca di un festa tenuta in una casa in al Qasr al Kabir a nord del Paese, ha scritto che "è stato celebrato un matrimonio gay". Quattro procuratori che hanno partecipato alla festa hanno sporto denuncia per "diffamazione".
L'ordine dei giornalisti ha criticato la sentenza per la somma della multa definita "stratosferica""E'. "A questo passo, ci toccherà chiudere i giornali", è stato il laconico commento di Younis Mujahid, presidente dell'Ordine dei giornalisti tunisini.
fonte http://notizie.alice.it/
Roma, 26 mar. (Apcom) - Multa record in Marocco al direttore di un giornale condannato a pagare l'equivalente di 545mila euro per avere scritto "Gay" di un procuratore della repubblica del paese nord africano. La tv satellitare al Arabiya, riferisce oggi della sentenza emessa ieri dal Tribunale di Rabat che ha imposto a Rashid Nini, direttore locale del quotidiano al Masa, "il pagamento di una multa pari a 6milioni di Dirham (pari a 545mila euro) come risarcimento al danno provocato a quattro sostituti della procura della Repubblica per averli denigrati".
Secondo fonti della Giustizia marocchina, la vicenda risale ad un articolo pubblicato dal giornale nel novembre scorso. Riportando la cronaca di un festa tenuta in una casa in al Qasr al Kabir a nord del Paese, ha scritto che "è stato celebrato un matrimonio gay". Quattro procuratori che hanno partecipato alla festa hanno sporto denuncia per "diffamazione".
L'ordine dei giornalisti ha criticato la sentenza per la somma della multa definita "stratosferica""E'. "A questo passo, ci toccherà chiudere i giornali", è stato il laconico commento di Younis Mujahid, presidente dell'Ordine dei giornalisti tunisini.
fonte http://notizie.alice.it/
MAROCCO IN CRESCITA CON TURISMO, INDUSTRIA E COMMERCIO
27/03/2008, ore 13:45
Di Giancarlo Borriello
Gli investimenti esteri diretti in Marocco hanno oltrepassato, nel 2007, la soglia dei 4,5 miliardi di dollari, contro la media annuale di due miliardi di dollari registrata nel periodo 2000-2006. Lo ha detto il ministro marocchino dell'Industria e del Commercio, Ahmed Chami, durante una riunione della Commissione delle finanze e dello sviluppo economico volta ad esaminare la strategia globale degli investimenti in Marocco. Le performance realizzate nel 2007 - ha proseguito Chami - sono il frutto delle politiche settoriali lanciate dal governo e volte a promuovere gli investimenti attraverso delle facilitazioni fiscali a beneficio degli investitori. Tali politiche, inoltre, - ha tenuto a precisare il responsabile - si fondano su delle strategie a medio e lungo termine a favore dei settori più portanti e potenzialmente più competitivi dell'economia nazionale, al fine di poter sfruttare al massimo le risorse che offre il paese. "Fra queste - ha ricordato Chami - figurano il programma 'Emergence' per lo sviluppo di alcune filiere dell'industria edei servizi, la visione 2010 nel settore del turismo che punta a raggiungere la soglia dei 10 milioni di visitatori entro i prossimi tre anni, la 'visione 2015' per lo sviluppo dell'artigianato marocchino che ambisce a potenziare la produzione nazionale ed a creare 115 mila nuovi posti di lavoro ed il programma 'Rawaj' volto allo sviluppo del commercio interno, settore che contribuisce per l'11,5% al Pil del paese".
fonte http://www.julienews.it/
Di Giancarlo Borriello
Gli investimenti esteri diretti in Marocco hanno oltrepassato, nel 2007, la soglia dei 4,5 miliardi di dollari, contro la media annuale di due miliardi di dollari registrata nel periodo 2000-2006. Lo ha detto il ministro marocchino dell'Industria e del Commercio, Ahmed Chami, durante una riunione della Commissione delle finanze e dello sviluppo economico volta ad esaminare la strategia globale degli investimenti in Marocco. Le performance realizzate nel 2007 - ha proseguito Chami - sono il frutto delle politiche settoriali lanciate dal governo e volte a promuovere gli investimenti attraverso delle facilitazioni fiscali a beneficio degli investitori. Tali politiche, inoltre, - ha tenuto a precisare il responsabile - si fondano su delle strategie a medio e lungo termine a favore dei settori più portanti e potenzialmente più competitivi dell'economia nazionale, al fine di poter sfruttare al massimo le risorse che offre il paese. "Fra queste - ha ricordato Chami - figurano il programma 'Emergence' per lo sviluppo di alcune filiere dell'industria edei servizi, la visione 2010 nel settore del turismo che punta a raggiungere la soglia dei 10 milioni di visitatori entro i prossimi tre anni, la 'visione 2015' per lo sviluppo dell'artigianato marocchino che ambisce a potenziare la produzione nazionale ed a creare 115 mila nuovi posti di lavoro ed il programma 'Rawaj' volto allo sviluppo del commercio interno, settore che contribuisce per l'11,5% al Pil del paese".
fonte http://www.julienews.it/
Europa news - Tutti gli Articoli Progetto di Unione per il Mediterraneo: un convegno a Montecatini Terme
Il 12 marzo il dibattito “Projet d'Union pour la Méditerranée : perspectives et problèmes” centrato sul progetto proposto dal Presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy
In apertura della nona edizione del “Mediterranean Research Meeting”, il Robert Schuman Centre for Advanced Studies (RSCAS) dell'Istituto Universitario Europeo (IUE) organizza, il 12 marzo alle 18.00, presso il Grand Hotel Vittoria a Montecatini Terme (Pistoia), un dibattito intitolato “Projet d'Union pour la Méditerranée : perspectives et problèmes” centrato sul progetto di Unione per il Mediterraneo recentemente proposto dal Presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy.
Parteciperanno al dibattito l'ambasciatore Alain Le Roy, incaricato del Progetto di Unione per il Mediterraneo al Ministero degli Affari Esteri francese, il ministro plenipotenziario Domenico Giorgi del Ministero degli Affari Esteri italiano, l'ambasciatore del Marocco in Italia Tajeddine Baddou, e la professoressa Nathalie Tocci, ricercatrice dell'Istituto Affari Internazionali (IAI) nel ruolo di moderatore ed esperto accademico. Il professore Stefano Bartolini, direttore del Robert Schuman Centre for Advanced Studies, presiederà l'incontro.
Il “Mediterranean Research Meeting”, organizzato annualmente, è il maggior evento del Programma Mediterraneo del RSCAS creato nel 1998 per promuovere la ricerca su Medio Oriente e Nord Africa e sulle relazioni dell'area con l'Unione europea.
La nona edizione del Meeting (12-15 marzo 2008 a Montecatini Terme) vedrà la participazione di circa 250 ricercatori di diversa formazione scientifica provenienti sia da paesi del Nord che del Sud del Mediterraneo che saranno divisi in 14 “workshops” in cui tratteranno di molteplici aspetti e questioni dell'area mediterranea. Temi e descrizioni dei “workshops”, profili dei participanti e sunti delle relazioni sono disponibili sul sito web del RSCAS.
Il dibattito si svolgerà in francese ed in inglese (senza traduzione).
10.03.2008
fonte http://www.intoscana.it/intoscana/
In apertura della nona edizione del “Mediterranean Research Meeting”, il Robert Schuman Centre for Advanced Studies (RSCAS) dell'Istituto Universitario Europeo (IUE) organizza, il 12 marzo alle 18.00, presso il Grand Hotel Vittoria a Montecatini Terme (Pistoia), un dibattito intitolato “Projet d'Union pour la Méditerranée : perspectives et problèmes” centrato sul progetto di Unione per il Mediterraneo recentemente proposto dal Presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy.
Parteciperanno al dibattito l'ambasciatore Alain Le Roy, incaricato del Progetto di Unione per il Mediterraneo al Ministero degli Affari Esteri francese, il ministro plenipotenziario Domenico Giorgi del Ministero degli Affari Esteri italiano, l'ambasciatore del Marocco in Italia Tajeddine Baddou, e la professoressa Nathalie Tocci, ricercatrice dell'Istituto Affari Internazionali (IAI) nel ruolo di moderatore ed esperto accademico. Il professore Stefano Bartolini, direttore del Robert Schuman Centre for Advanced Studies, presiederà l'incontro.
Il “Mediterranean Research Meeting”, organizzato annualmente, è il maggior evento del Programma Mediterraneo del RSCAS creato nel 1998 per promuovere la ricerca su Medio Oriente e Nord Africa e sulle relazioni dell'area con l'Unione europea.
La nona edizione del Meeting (12-15 marzo 2008 a Montecatini Terme) vedrà la participazione di circa 250 ricercatori di diversa formazione scientifica provenienti sia da paesi del Nord che del Sud del Mediterraneo che saranno divisi in 14 “workshops” in cui tratteranno di molteplici aspetti e questioni dell'area mediterranea. Temi e descrizioni dei “workshops”, profili dei participanti e sunti delle relazioni sono disponibili sul sito web del RSCAS.
Il dibattito si svolgerà in francese ed in inglese (senza traduzione).
10.03.2008
fonte http://www.intoscana.it/intoscana/
Italia-Marocco: nuovo sprint ai rapporti economici
Tuesday 11 March 2008
Nove miliardi di euro in quattro anni. Sono gli investimenti previsti dal progetto dal Governo marocchino per l'adeguamento delle stazioni balneari e l'aumento della capacità ricettiva del Regno. Un'occasione interessante per gli investitori esteri, ma anche per collaborazioni commerciali, alle quali guardano con
attenzione gli operatori in questi giorni a Rabat, in occasione dell'incontro istituzionale con il Ministero del Turismo e dell'Artigianato marocchino.
L'incontro rappresenta uno degli appuntamenti principali della missione promossa dalle Camere di Commercio di Firenze, Lucca, Milano, Siena, Torino, Trieste e Vicenza, con il patrocinio di Unioncamere e con il coordinamento operativo di Promos-Azienda speciale della Camera di Commercio di Milano . La delegazione è guidata da Antonio Paoletti, consigliere Unioncamere delegato alle aree del Mediterraneo e dei Balcani.
Durante l'incontro presso il Ministero del Turismo, è stato lanciato ufficialmente, dal Presidente Paoletti, il Progetto FVG–MAROC F.T.E.F. (Formation, Tourisme et Entreprenariat Féminin), realizzato dall'Azienda Speciale ARIES – Camera di Commercio di Trieste cofinanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e con il partenariato di IAL FVG e l'I.P.S.S.C.A.R.T. Bonaldo Stringher di Udine; in campo marocchino, il progetto vede l'Associazione delle donne imprenditrici del Marocco-A.F.E.M. ed il Ministero del Turismo, Artigianato ed Economia Sociale. Il progetto di cooperazione decentrata intende formare professionalità femminili per promuovere la diffusione in Marocco delle produzioni tipiche della regione. Si intende poi migliorare il livello qualitativo e quantitativo dell'imprenditoria (e dell'autoimprenditoria) femminile nelle aree rurali locali, formando alcune figure sulla gestione dell'accoglienza e della promozione integrata del territorio (tale cioè da includere tutte le risorse da esso offerte, con particolare attenzione alle tipicità ad es. artigianali, architettoniche, paesaggistiche). Congiuntamente ad altri progetti complementari nel Friuli Venezia Giulia, verrà creato un network fra le realtà istituzionali, associative e imprenditoriali marocchine e della regione, inteso a tradurre le opportunità nate dal Progetto in accordi commerciali e in iniziative economiche congiunte.
La missione del sistema camerale si propone come appuntamento di rilievo nelle relazioni economiche italo-marocchine, in netta crescita negli ultimi anni. Nel primo semestre del 2007, infatti, le esportazioni italiane hanno raggiunto i 699 milioni di Euro, registrando un incremento del 18% rispetto allo stesso periodo nel 2006. Le nostre importazioni, tra gennaio e giugno nel 2007, hanno raggiunto i 318 milioni di Euro, con un aumento del 16% rispetto al primo semestre del 2006 (con un saldo, dunque, a nostro vantaggio di 381 milioni di Euro). In questo contesto, secondo il FMI, lo slancio dell'economia marocchina permane robusto, sostenuto da una crescita media annua che si attesta, dal 2001, su valori medi del 5,4%, pari ad un aumento di 3,4 punti percentuali rispetto agli anni novanta. D'altro canto, il Marocco ha intrapreso nell'ultimo decennio un ambizioso programma di riforme strutturali mirate alla liberalizzazione dell'economia e al miglioramento della competitività dei suoi settori di punta (agroindustria, pesca, fosfati, subfornitura elettronica, automotive e aereonautica, costruzioni, turismo, tessile e cuoio, trasporti).
Le realtà imprenditoriali dei due Paesi sono comunque sempre più in collegamento anche grazie all'operatività del Desk di strutture camerali costituito nel febbraio 2005 a Casablanca. Il Desk è composto - oltre che da Promos - da Unioncamere Emilia Romagna (Camere di Commercio di Rimini, Ravenna, Bologna, Parma, Forlì-Cesena), dalla Camera di Torino, da PromoFirenze, dalla Camera di Trieste-ARIES, da Promec, da Vicenza Qualità e da Unioncamere Lombardia. Nell'arco di due anni il Desk ha offerto assistenza a oltre 300 aziende italiane ed ha svolto diverse iniziative in Italia e Marocco, anche offrendo un supporto ad imprese locali interessate.
Due gli obiettivi della missione camerale svoltasi in questi giorni: 1) presentare alla business community marocchina le opportunità di collaborazione offerte dal mercato italiano nei settori su cui il Marocco sta investendo capitali ingenti; 2) dare alle aziende dei due Paesi l'opportunità di sviluppare o consolidare rapporti commerciali, agevolare collaborazioni, scambi di tecnologie e joint-venture.
Nell'ambito delle attività istituzionali - svolte con la partecipazione e in stretto raccordo con l'Ambasciata Italiana ed il Consolato Generale a Casablanca - sono previsti incontri con i rappresentanti della locale comunità promozionale e imprenditoriale italiana (a cominciare dalla Camera di commercio Italiana a Casablanca, dall'Ufficio ICE e dal Comitato degli Operatori Italiani in Marocco-COIM). Sono poi previsti incontri con rappresentanti del settore bancario italiano presente in Marocco (Banca Intesa San Paolo, Monte dei Paschi di Siena e Unicredit) e con la Banca Marocchina del Commercio Estero). Sul fronte marocchino sono poi previsti incontri con i vertici della Camera di Commercio, Industria e Servizi di Casablanca, il Consiglio Affari Marocco-Italia-CGEM ed il Centro Regionale degli Investimenti del Marocco.
Fitta anche l'agenda degli incontri di business organizzati a Casablanca, che hanno coinvolto oltre 30 operatori italiani di settori in cui il Marocco presenta grandi opportunità per le nostre imprese: auto, trasporti, edilizia, progettazione e impiantistica, design industriale, tessile, Ict, farmaceutico e medicale, biotecnologie e packaging. (ItalPlanet News)
fonte http://www.etribuna.com/
Nove miliardi di euro in quattro anni. Sono gli investimenti previsti dal progetto dal Governo marocchino per l'adeguamento delle stazioni balneari e l'aumento della capacità ricettiva del Regno. Un'occasione interessante per gli investitori esteri, ma anche per collaborazioni commerciali, alle quali guardano con
attenzione gli operatori in questi giorni a Rabat, in occasione dell'incontro istituzionale con il Ministero del Turismo e dell'Artigianato marocchino.
L'incontro rappresenta uno degli appuntamenti principali della missione promossa dalle Camere di Commercio di Firenze, Lucca, Milano, Siena, Torino, Trieste e Vicenza, con il patrocinio di Unioncamere e con il coordinamento operativo di Promos-Azienda speciale della Camera di Commercio di Milano . La delegazione è guidata da Antonio Paoletti, consigliere Unioncamere delegato alle aree del Mediterraneo e dei Balcani.
Durante l'incontro presso il Ministero del Turismo, è stato lanciato ufficialmente, dal Presidente Paoletti, il Progetto FVG–MAROC F.T.E.F. (Formation, Tourisme et Entreprenariat Féminin), realizzato dall'Azienda Speciale ARIES – Camera di Commercio di Trieste cofinanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e con il partenariato di IAL FVG e l'I.P.S.S.C.A.R.T. Bonaldo Stringher di Udine; in campo marocchino, il progetto vede l'Associazione delle donne imprenditrici del Marocco-A.F.E.M. ed il Ministero del Turismo, Artigianato ed Economia Sociale. Il progetto di cooperazione decentrata intende formare professionalità femminili per promuovere la diffusione in Marocco delle produzioni tipiche della regione. Si intende poi migliorare il livello qualitativo e quantitativo dell'imprenditoria (e dell'autoimprenditoria) femminile nelle aree rurali locali, formando alcune figure sulla gestione dell'accoglienza e della promozione integrata del territorio (tale cioè da includere tutte le risorse da esso offerte, con particolare attenzione alle tipicità ad es. artigianali, architettoniche, paesaggistiche). Congiuntamente ad altri progetti complementari nel Friuli Venezia Giulia, verrà creato un network fra le realtà istituzionali, associative e imprenditoriali marocchine e della regione, inteso a tradurre le opportunità nate dal Progetto in accordi commerciali e in iniziative economiche congiunte.
La missione del sistema camerale si propone come appuntamento di rilievo nelle relazioni economiche italo-marocchine, in netta crescita negli ultimi anni. Nel primo semestre del 2007, infatti, le esportazioni italiane hanno raggiunto i 699 milioni di Euro, registrando un incremento del 18% rispetto allo stesso periodo nel 2006. Le nostre importazioni, tra gennaio e giugno nel 2007, hanno raggiunto i 318 milioni di Euro, con un aumento del 16% rispetto al primo semestre del 2006 (con un saldo, dunque, a nostro vantaggio di 381 milioni di Euro). In questo contesto, secondo il FMI, lo slancio dell'economia marocchina permane robusto, sostenuto da una crescita media annua che si attesta, dal 2001, su valori medi del 5,4%, pari ad un aumento di 3,4 punti percentuali rispetto agli anni novanta. D'altro canto, il Marocco ha intrapreso nell'ultimo decennio un ambizioso programma di riforme strutturali mirate alla liberalizzazione dell'economia e al miglioramento della competitività dei suoi settori di punta (agroindustria, pesca, fosfati, subfornitura elettronica, automotive e aereonautica, costruzioni, turismo, tessile e cuoio, trasporti).
Le realtà imprenditoriali dei due Paesi sono comunque sempre più in collegamento anche grazie all'operatività del Desk di strutture camerali costituito nel febbraio 2005 a Casablanca. Il Desk è composto - oltre che da Promos - da Unioncamere Emilia Romagna (Camere di Commercio di Rimini, Ravenna, Bologna, Parma, Forlì-Cesena), dalla Camera di Torino, da PromoFirenze, dalla Camera di Trieste-ARIES, da Promec, da Vicenza Qualità e da Unioncamere Lombardia. Nell'arco di due anni il Desk ha offerto assistenza a oltre 300 aziende italiane ed ha svolto diverse iniziative in Italia e Marocco, anche offrendo un supporto ad imprese locali interessate.
Due gli obiettivi della missione camerale svoltasi in questi giorni: 1) presentare alla business community marocchina le opportunità di collaborazione offerte dal mercato italiano nei settori su cui il Marocco sta investendo capitali ingenti; 2) dare alle aziende dei due Paesi l'opportunità di sviluppare o consolidare rapporti commerciali, agevolare collaborazioni, scambi di tecnologie e joint-venture.
Nell'ambito delle attività istituzionali - svolte con la partecipazione e in stretto raccordo con l'Ambasciata Italiana ed il Consolato Generale a Casablanca - sono previsti incontri con i rappresentanti della locale comunità promozionale e imprenditoriale italiana (a cominciare dalla Camera di commercio Italiana a Casablanca, dall'Ufficio ICE e dal Comitato degli Operatori Italiani in Marocco-COIM). Sono poi previsti incontri con rappresentanti del settore bancario italiano presente in Marocco (Banca Intesa San Paolo, Monte dei Paschi di Siena e Unicredit) e con la Banca Marocchina del Commercio Estero). Sul fronte marocchino sono poi previsti incontri con i vertici della Camera di Commercio, Industria e Servizi di Casablanca, il Consiglio Affari Marocco-Italia-CGEM ed il Centro Regionale degli Investimenti del Marocco.
Fitta anche l'agenda degli incontri di business organizzati a Casablanca, che hanno coinvolto oltre 30 operatori italiani di settori in cui il Marocco presenta grandi opportunità per le nostre imprese: auto, trasporti, edilizia, progettazione e impiantistica, design industriale, tessile, Ict, farmaceutico e medicale, biotecnologie e packaging. (ItalPlanet News)
fonte http://www.etribuna.com/
Dal Marocco a Porta Vittoria l´esotico alla milanese
Il boom degli etnici secondo Dar El Yacout
Luigi Bolognini
"Per immaginare la visita a un paese lontano il cibo è un ottimo punto di partenza, meglio ancora se con danze e spettacoli"
"È un buon momento in città per la fusione tra diverse tradizioni anche se in testa ci sono sempre cinesi e giapponesi" Mediterraneo, terra di sapori, di colori e di sensazioni. A Milano il mare non c´è, ma la città è sempre stata considerata un punto di incontro di genti, proprio come un porto. È anche per questo, probabilmente, per questa sua apertura alle altrui mentalità e culture, che in città impazza la cucina etnica. E uno dei punti di riferimento è proprio la cucina "mediterranea - marocchina" di Dar El Yacout, il ristorante aperto nel 2004 da Antonio Moscara in via Cadore, zona Porta Vittoria.
Moscara, in un mondo ormai diventato villaggio globale grazie anche ai viaggi aerei ha ancora senso proporre cucine di altri paesi? In fondo è più facile andare sul posto.
«È vero. Ma è vero anche che non tutti si possono spostare così facilmente. Ed è vero anche che un viaggio in un posto lontano si può fare anche senza andarci fisicamente, ad esempio leggendo libri o guardando filmati. E anche mangiandone i cibi, perché no? Anche perché noi proponiamo una full immersion. Non solo cibo, ma anche altro».
In che senso?
«Dar El Yacout nasce come un laboratorio, un mix di culture e di sensazioni. Si mangia, certo, ma ci sono anche spettacoli che durano fino a notte, dalle danzatrici del ventre a un ensemble musicale che ha appena prodotto un disco, fino ai deejay che chiudono la serata. Vogliamo fare un´escursione completa nel Mediterraneo».
Una delle caratteristiche del vostro posto è proprio la fusione di culture gastronomiche simili e confinanti, quelle del bacino mediterraneo. Come mai?
«Per sottolineare le somiglianze, anzitutto. Il couscous marocchino è pressoché identico a quello siciliano, tanto per fare un esempio. Oppure possiamo pensare ai sapori agrodolci che dominano in entrambe le sponde del Mediterraneo. Ma senza dimenticare anche altri luoghi del meridione come la Puglia o la Campania. Ed è una fusion che si vede anche nell´ambiente: arredi marocchini, pareti con mosaici e pietre leccesi».
D´altronde la fusione è un po´ la tendenza generale della ristorazione etnica milanese.
«È vero, anche se la tendenza del momento in città mi sembra anzitutto quella orientale. Intendo la cucina giapponese e cinese, spesso mescolate a influssi più nostrani. In generale mi sembra un bel momento per questo tipo di gastronomia».
La prossima frontiera quale potrebbe essere?
«Io mi auguro la nostra, cioè quella che inaugureremo entro un paio di mesi: la cucina francese».
Ovvero?
«Se ci ha fatto caso, malgrado la cucina francese sia considerata una delle migliori del mondo, in Italia non esistono ristoranti che la propongano. Immagino che sia per la grande concorrenza tra la nostra tradizione e la loro: anzi, le nostre tradizioni, visto quante ne abbiamo a seconda delle zone d´Italia. Così ho deciso di tentare io. Il terzo piano di Dar El Yacout, che attualmente ospita una sala per fumatori, diventerà un ristorante a sé stante. E riservato a chi fuma. Sarà un luogo dove tentare innovazioni e sperimentazioni, seppur nel solco della tradizione transalpina. Sempre secondo la nostra tendenza: mescolare culture, idee e mentalità».
(04 marzo 2008)
Fonte http://espresso.repubblica.it/
Luigi Bolognini
"Per immaginare la visita a un paese lontano il cibo è un ottimo punto di partenza, meglio ancora se con danze e spettacoli"
"È un buon momento in città per la fusione tra diverse tradizioni anche se in testa ci sono sempre cinesi e giapponesi" Mediterraneo, terra di sapori, di colori e di sensazioni. A Milano il mare non c´è, ma la città è sempre stata considerata un punto di incontro di genti, proprio come un porto. È anche per questo, probabilmente, per questa sua apertura alle altrui mentalità e culture, che in città impazza la cucina etnica. E uno dei punti di riferimento è proprio la cucina "mediterranea - marocchina" di Dar El Yacout, il ristorante aperto nel 2004 da Antonio Moscara in via Cadore, zona Porta Vittoria.
Moscara, in un mondo ormai diventato villaggio globale grazie anche ai viaggi aerei ha ancora senso proporre cucine di altri paesi? In fondo è più facile andare sul posto.
«È vero. Ma è vero anche che non tutti si possono spostare così facilmente. Ed è vero anche che un viaggio in un posto lontano si può fare anche senza andarci fisicamente, ad esempio leggendo libri o guardando filmati. E anche mangiandone i cibi, perché no? Anche perché noi proponiamo una full immersion. Non solo cibo, ma anche altro».
In che senso?
«Dar El Yacout nasce come un laboratorio, un mix di culture e di sensazioni. Si mangia, certo, ma ci sono anche spettacoli che durano fino a notte, dalle danzatrici del ventre a un ensemble musicale che ha appena prodotto un disco, fino ai deejay che chiudono la serata. Vogliamo fare un´escursione completa nel Mediterraneo».
Una delle caratteristiche del vostro posto è proprio la fusione di culture gastronomiche simili e confinanti, quelle del bacino mediterraneo. Come mai?
«Per sottolineare le somiglianze, anzitutto. Il couscous marocchino è pressoché identico a quello siciliano, tanto per fare un esempio. Oppure possiamo pensare ai sapori agrodolci che dominano in entrambe le sponde del Mediterraneo. Ma senza dimenticare anche altri luoghi del meridione come la Puglia o la Campania. Ed è una fusion che si vede anche nell´ambiente: arredi marocchini, pareti con mosaici e pietre leccesi».
D´altronde la fusione è un po´ la tendenza generale della ristorazione etnica milanese.
«È vero, anche se la tendenza del momento in città mi sembra anzitutto quella orientale. Intendo la cucina giapponese e cinese, spesso mescolate a influssi più nostrani. In generale mi sembra un bel momento per questo tipo di gastronomia».
La prossima frontiera quale potrebbe essere?
«Io mi auguro la nostra, cioè quella che inaugureremo entro un paio di mesi: la cucina francese».
Ovvero?
«Se ci ha fatto caso, malgrado la cucina francese sia considerata una delle migliori del mondo, in Italia non esistono ristoranti che la propongano. Immagino che sia per la grande concorrenza tra la nostra tradizione e la loro: anzi, le nostre tradizioni, visto quante ne abbiamo a seconda delle zone d´Italia. Così ho deciso di tentare io. Il terzo piano di Dar El Yacout, che attualmente ospita una sala per fumatori, diventerà un ristorante a sé stante. E riservato a chi fuma. Sarà un luogo dove tentare innovazioni e sperimentazioni, seppur nel solco della tradizione transalpina. Sempre secondo la nostra tendenza: mescolare culture, idee e mentalità».
(04 marzo 2008)
Fonte http://espresso.repubblica.it/
Il Piemonte in Marocco per accrescere le opportunita' d'affari nel Paese
La Camera di commercio di Torino in collaborazione con Promos/Camera di Commercio di Milano e il CeiPiemonte organizza una missione imprenditoriale in Marocco dal 2 al 4 marzo.
L’obiettivo quello di offrire alle imprese italiane la possibilità di conoscere in modo più approfondito e diretto le opportunità d’affari di un paese che ha mostrato negli ultimi anni un notevole incremento della crescita economica e degli investimenti diretti esteri.
Nell’ultimo decennio il Marocco ha intrapreso un ricco programma di riforme strutturali aventi come obiettivi la liberalizzazione dell’economia e il miglioramento della competitività dei suoi settori di punta (agroindustria, pesca, fosfati, subfornitura elettronica, automotive e aereonautica, costruzioni, turismo, tessile e cuoio, trasporti).
L’iniziativa ha carattere multisettoriale e riguarderà in special modo i seguenti settori:forniture industriali, macchinari e macchinari utensili; materiale medicale (consumabili, apparecchi per la diagnostica, attrezzature elettromedicali, strumenti medico-chirurgici e per l’odontodiatria); edilizia e costruzioni; ambiente (depurazione e trattamento acque, smaltimento rifiuti, energie alternative).
News ITALIA PRESS
fonte http://www.newsitaliapress.it
L’obiettivo quello di offrire alle imprese italiane la possibilità di conoscere in modo più approfondito e diretto le opportunità d’affari di un paese che ha mostrato negli ultimi anni un notevole incremento della crescita economica e degli investimenti diretti esteri.
Nell’ultimo decennio il Marocco ha intrapreso un ricco programma di riforme strutturali aventi come obiettivi la liberalizzazione dell’economia e il miglioramento della competitività dei suoi settori di punta (agroindustria, pesca, fosfati, subfornitura elettronica, automotive e aereonautica, costruzioni, turismo, tessile e cuoio, trasporti).
L’iniziativa ha carattere multisettoriale e riguarderà in special modo i seguenti settori:forniture industriali, macchinari e macchinari utensili; materiale medicale (consumabili, apparecchi per la diagnostica, attrezzature elettromedicali, strumenti medico-chirurgici e per l’odontodiatria); edilizia e costruzioni; ambiente (depurazione e trattamento acque, smaltimento rifiuti, energie alternative).
News ITALIA PRESS
fonte http://www.newsitaliapress.it
Marito e moglie in vacanza in Marocco: arrestati per droga
Marito e moglie sono stati fermati all’aeroporto di Casablanca in Marocco per un normale controllo dei bagagli e invece di far rientro in Italia sono finiti in carcere dopo che i poliziotti locali hanno rinvenuto all’interno delle loro valigie ben 2 chili e mezzo di marijuana.
A finire nei guai una coppia valdarnese che da dieci giorni attende in cella che i legali aretini risolvano la loro posizione e si attivino per il loro rientro in Italia ma le rigide regole del paese in tema di droga sicuramente prolungheranno la vacanza dei valdarnesi.
fonte http://www.arezzonotizie.it
A finire nei guai una coppia valdarnese che da dieci giorni attende in cella che i legali aretini risolvano la loro posizione e si attivino per il loro rientro in Italia ma le rigide regole del paese in tema di droga sicuramente prolungheranno la vacanza dei valdarnesi.
fonte http://www.arezzonotizie.it
Marocco: in carcere falso principe su Facebook
Roma, 22 feb (Velino) - Un ingegnere marocchino di 26 anni, Fouad Mourtada, è sotto processo a Casablanca per aver utilizzato il nome di un membro della famiglia reale per iscriversi al social network Facebook. Il giovane è stato arrestato lo scorso 5 febbraio ed è stato rinchiuso nel carcere della città marocchina. Secondo i giudici Mourtada si è registrato su Facebook con il nome del principe Moulay Rachid, fratello minore del re Mohammed VI. Il processo, inizialmente fissato per il 15 febbraio, è stato rimandato di una settimana. La notizia ha fatto il giro del mondo quando un gruppo di blogger marocchini hanno deciso di sospendere le proprie attività per 24 ore per protestare contro la detenzione di Mourtada e denunciarla in rete.
I familiari, che lo hanno visitato in carcere, riferiscono che il giovane ingegnere elettronico laureato presso il prestigioso politecnico École Mohammedia des Ingénieurs è stato bendato dai secondini ed è stato anche picchiato. Un blog ha pubblicato una lettera di scuse al principe marocchino: “Fouad Mourtada, come migliaia di persone che creano falsi profili di persone famose o celebrità su Facebook, non ha in alcun modo agito con la volontà di arrecare fastidio a Vostra Altezza, per la quale egli ha sempre dimostrato il massimo rispetto”. Basta fare un giro su Facebook per capire quanto sia comune registrarsi con il nome di un’altra persona: negli Stati Uniti ci sono decine di persone registrate con il nome di Goerge W. Bush. Altrettanti per Brad Pitt, Osama Bin Laden, George Washington, Madre Teresa di Calcutta e re Abdullah. Anche in Italia, dove dovrebbe essere un reato impossessarsi dell’identità altrui, possiamo trovare su Facebook decine di Silvio Berlusconi, Walter Veltroni, Joseph Ratzinger, Francesco Totti e tanti altri. Resta un mistero come le autorità marocchine siano risalite a Mourtada. Le ipotesi sono principalmente due: o l’operatore telefonico locale Maroc Telecom, oppure la stessa Facebook, hanno deciso di fornire l’IP del computer dell’ingegnere marocchino. Già lo scorso anno la concorrente Yahoo aveva fornito alle autorità cinesi le “coordinate” per rintracciare un gruppo di dissidenti che sono poi stati arrestati, scatenando le proteste di decine di associazioni dei diritti umani verso la società di IT statunitense.
Ma questo non è il primo precedente per il Marocco. Nel gennaio del 2007 la rivista Nichane fu sequestrata e il suo direttore processato per aver pubblicato una frase ritenuta “offensiva per l’Islam”. Mentre il mese successivo, in febbraio, il direttore del Journal Hebdomadaire, Aboubakr Jamai, "colpevole" di sgradite inchieste sui poteri forti marocchini, è stato costretto a rassegnare le dimissioni per evitare alla testata una multa da oltre 230 mila euro, riconosciuta come la più alta mai comminata nel paese nordafricano a un periodico. A maggio un gruppo di cittadini che stavano manifestando per richiedere alcune riforme costituzionali sono stati arrestati con l’accusa di “minare i sacri valori dello stato”, per poi essere condannati a pene variabili tra i tre e i quattro anni. Uno di questi, Mohammed Boukrine di 72 anni, possiede il non invidiabile record di essere stato arrestato da ogni governo sin da quando il Marocco era colonia francese.
Re Mohammed VI nel 2004 ha istituito la commissione “Equità e riconciliazione”, un'istituzione che ha come compito la documentazione dei presunti crimini commessi negli anni Ottanta da suo padre Mohammed V, conosciuti come “Anni di piombo”. Un segnale riconosciuto da tutti come di cambiamento che avrebbe dovuto aprire ad un periodo di riconciliazione nazionale. Non sembra essere così: secondo alcune organizzazioni per i diritti umani il paese nordafricano è tornato in poco tempo indietro di decine di anni. I giornalisti sono sospesi per ogni minima infrazione delle regole; manifestanti arrestati e condannati per aver esercitato il loro diritto di espressione; il potere giudiziario sembra essere garante degli abusi commessi dalle forze dell’ordine. Il processo potrà infliggere una pena a Mourtada, ma la sua storia ha permesso la creazione su Facebook di decine di account registrati con il nome del principe Moulay Rachid.
fonte http://www.ilvelino.it/
Marocco: licenziato il ct Michel
AGM-DS) - 08/02/2008 9.54.38 - (AGM-DS) - Milano, 8 febbraio - Henri Michel non e` piu` l`allenatore del Marocco. Il tecnico francese e` stato infatti esonerato dalla federazione africana dopo la mancata qualificazione della squadra per i quarti di finale della Coppa d`Africa.
Michel, nato ad Aix-en-Provence nel 1947, ha allenato in carriera le nazionali di Francia, Camerun, ancora Marocco (fra il 1995 e il 2000), Emirati Arabi Uniti, Tunisia e Costa d`Avorio.
http://www.datasport.it/leggi.aspx?id=4835722
Michel, nato ad Aix-en-Provence nel 1947, ha allenato in carriera le nazionali di Francia, Camerun, ancora Marocco (fra il 1995 e il 2000), Emirati Arabi Uniti, Tunisia e Costa d`Avorio.
http://www.datasport.it/leggi.aspx?id=4835722
Marocco da assaggiare
Un viaggio gastronomico tra sapori e cultura
Scoprire e conoscere terre vicine e lontane attraverso il cibo e la cultura. È un po' questa la finalità dell'iniziativa promossa dall' Antico spedale del Bigallo, con il patrocinio del Comune di Bagno a Ripoli, e che a marzo proporrà una serie di appuntamenti. Marzo sarà dedicato al Marocco. Un ciclo di incontri dedicato alla scoperta delle tradizioni culturali di vari paesi. Le cene saranno una ghiotta occasione per conoscere l’arte culinaria ed il gusto, mentre a veglia scopriremo insieme le principali espressioni artistiche: la musica, la danza, il canto, il teatro, l’architettura e l’arte dei giardini. Venerdì 21 marzo: a tavola (inizio ore 20,30) menù con cena marocchina. Una cena con spiegazioni dei piatti a cura del ristorante multietnico Delicias Paladar. A veglia alle 21,30, il Marocco e le sue arti: Conversazioni su le espressioni artistiche del Marocco. Partecipa la libreria lo Zodiaco con un desk di libri su viaggi e cultura del nord Africa.
Prenotazioni obbligatorie almeno 5 giorni prima di ogni evento al 334 2007438 oppure info@giardiniassociati.it. Costi: Cena e Veglia € 30,00 (Soci Coop e Slow Food € 25,00). Solo Veglia € 15,00 (Soci Coop e Slow Food € 10,00).
15.02.2008
fonte www.intoscana.it
Scoprire e conoscere terre vicine e lontane attraverso il cibo e la cultura. È un po' questa la finalità dell'iniziativa promossa dall' Antico spedale del Bigallo, con il patrocinio del Comune di Bagno a Ripoli, e che a marzo proporrà una serie di appuntamenti. Marzo sarà dedicato al Marocco. Un ciclo di incontri dedicato alla scoperta delle tradizioni culturali di vari paesi. Le cene saranno una ghiotta occasione per conoscere l’arte culinaria ed il gusto, mentre a veglia scopriremo insieme le principali espressioni artistiche: la musica, la danza, il canto, il teatro, l’architettura e l’arte dei giardini. Venerdì 21 marzo: a tavola (inizio ore 20,30) menù con cena marocchina. Una cena con spiegazioni dei piatti a cura del ristorante multietnico Delicias Paladar. A veglia alle 21,30, il Marocco e le sue arti: Conversazioni su le espressioni artistiche del Marocco. Partecipa la libreria lo Zodiaco con un desk di libri su viaggi e cultura del nord Africa.
Prenotazioni obbligatorie almeno 5 giorni prima di ogni evento al 334 2007438 oppure info@giardiniassociati.it. Costi: Cena e Veglia € 30,00 (Soci Coop e Slow Food € 25,00). Solo Veglia € 15,00 (Soci Coop e Slow Food € 10,00).
15.02.2008
fonte www.intoscana.it
La costa Atlantica del Marocco e le sue città
Il mare maroccino è molto redditiziosia attraverso il turismo, la pesca o la spedizione. Le città sono affollate attirati dalle belle costruzioni e dal bel mare.
Da passare il tempo in questa città e molto facle perche oltre ad una camminata condividento le storie con la gente del posto. Si potrebbe anche prendere il windsurf, o semplicemente fare una nuotata nel mare.
Piena di industria, di cultura e di carattere, la costa atlantica del Marocco è una piccola sezione di costa che merita sicuramente una visita.E possibile visitare e parlare con i pescatori locali che sono sempre disposti a condividere le dure avventure in mare.
La fredda costa atlantica del Marocco svolge un grande ruolo nel settore turistico, nonché fornisce porti di spedizione e di ristorazione per l'industria della pesca locale. Le città costiere e le città in Marocco sulla Costa Atlantica si cattura sardelle, tonno, acciughe, crostacei e molluschi in questo settore. Puoi provare anche i pesci pescati a mano dalla gente del posto
Se siete un avventuroso, potresti provare il surf o wind surf. LIn alcune località del Marocco è molto popolare
Da passare il tempo in questa città e molto facle perche oltre ad una camminata condividento le storie con la gente del posto. Si potrebbe anche prendere il windsurf, o semplicemente fare una nuotata nel mare.
Piena di industria, di cultura e di carattere, la costa atlantica del Marocco è una piccola sezione di costa che merita sicuramente una visita.E possibile visitare e parlare con i pescatori locali che sono sempre disposti a condividere le dure avventure in mare.
La fredda costa atlantica del Marocco svolge un grande ruolo nel settore turistico, nonché fornisce porti di spedizione e di ristorazione per l'industria della pesca locale. Le città costiere e le città in Marocco sulla Costa Atlantica si cattura sardelle, tonno, acciughe, crostacei e molluschi in questo settore. Puoi provare anche i pesci pescati a mano dalla gente del posto
Se siete un avventuroso, potresti provare il surf o wind surf. LIn alcune località del Marocco è molto popolare
Spiagge e le Coste del Marocco
Alcune località spiagge che permettono un ottimo relax ma anche un ottima abbronzatura.
Godersi la sabbia tra i piedi e la calda brezza marocchino attraverso i capelli. Il Marocco ha molte spiagge dove ci si può abbronzare faccendo lunghe passeggiate.
Grottes D'Ercole
La spiaggia di Grottes d'Ercole è generalmente pulita e piacevole e tende ad essere completo durante le vacanze estive cioè nei mesi di luglio e agosto.
Stranamente l'unico inconveniente è che l'acqua è più fredda del Mediterraneo.
Dakhla
Questa spiaggia è utilizzato principalmente da pescatore ed è semplicemente troppo disseminato per la balneazione o sole concia. Se vi piace la fotografia, c'è un sacco di scenario attraente e pescatori, le barche in legno colorato.
Plage Quemada, Al Hoceima
Questa spiaggia ha una reputazione per essere sempre occupato e affollato, ma questo non è un motivo per raggiungerla . La cosa che più colpisce e che è molto pulito e accogliente.
Asfiha, Al Hoceima
La spiaggia di Asfiha non è raccomandato per il nuoto o le passeggiate in spiaggia ,poiché l'acqua è molto superficiale (circa 1 metro) e la sabbia non è molto pulita.
Su questa spiaggia si nota una bella vista di un Isola spagnola a poca distanza.
El Jadida
La spiaggia è vicino alla città, pulita e piacevole. La gente è amichevole.
Lalla Fatma
Questo è il più pulito e più popolare spiaggia in Marocco, anche se le acque non sono molto sicuro per il nuoto. I turisti godersi la sabbia, sole concia e la tranquillità.
Le altre spiagge le lasciamo scoprirle a Voi....
Godersi la sabbia tra i piedi e la calda brezza marocchino attraverso i capelli. Il Marocco ha molte spiagge dove ci si può abbronzare faccendo lunghe passeggiate.
Grottes D'Ercole
La spiaggia di Grottes d'Ercole è generalmente pulita e piacevole e tende ad essere completo durante le vacanze estive cioè nei mesi di luglio e agosto.
Stranamente l'unico inconveniente è che l'acqua è più fredda del Mediterraneo.
Dakhla
Questa spiaggia è utilizzato principalmente da pescatore ed è semplicemente troppo disseminato per la balneazione o sole concia. Se vi piace la fotografia, c'è un sacco di scenario attraente e pescatori, le barche in legno colorato.
Plage Quemada, Al Hoceima
Questa spiaggia ha una reputazione per essere sempre occupato e affollato, ma questo non è un motivo per raggiungerla . La cosa che più colpisce e che è molto pulito e accogliente.
Asfiha, Al Hoceima
La spiaggia di Asfiha non è raccomandato per il nuoto o le passeggiate in spiaggia ,poiché l'acqua è molto superficiale (circa 1 metro) e la sabbia non è molto pulita.
Su questa spiaggia si nota una bella vista di un Isola spagnola a poca distanza.
El Jadida
La spiaggia è vicino alla città, pulita e piacevole. La gente è amichevole.
Lalla Fatma
Questo è il più pulito e più popolare spiaggia in Marocco, anche se le acque non sono molto sicuro per il nuoto. I turisti godersi la sabbia, sole concia e la tranquillità.
Le altre spiagge le lasciamo scoprirle a Voi....
Le regioni e le province del Marocco
Il Marocco è suddiviso in diverse regioni o province. Alcuni di essi, come ad esempio Agadir Casablanca e sono abbastanza noti. Altri, come Al Hoceima Khouribga e sono un po 'meno visitato dai turisti, e quindi meno conosciute. Tuttavia, questo non significa che non hanno nulla da offrire. Di seguito è riportato un elenco delle regioni in Marocco.
Agadir - Agadir è una città nel sud-ovest del Marocco. Si trova sulla riva dell'Oceano Atlantico, vicino ai piedi dei monti.
Al Hoceima - Al Hoceima è un porto nel Rif, e le sue principali città.
Casablanca - Marocco Casablanca è la più grande città, e anche il principale porto.
Essaouira - Essaouira è una città turistica e in Marocco, vicino a Marrakech.
Fez - Fez è la terza città più grande del Marocco, in seguito a Casablanca e Rabat.
Kenitra - Kenitra è una città del Marocco, precedentemente noto come Port Lyautey. Si tratta di un porto sul fiume Sebou.
Khouribga - Khourigba è il principale metropolitane di una zona ricca di Fosfati.
Laayoune - Questa città ha una popolazione di circa 197200 ed è la più grande città nel Sahara occidentale.
Marrakech - Marrakech è una città nel sud del Marocco a piedi delle Montagne Atlas.
Meknes - Meknes è una città nel nord del Marocco 120 km da Rabat e 60 km da Fez.
Ouarzazate - Ouarzazate è una città, è situato nel centro di Marocco, che ospita il più grande studio di film in tutto il mondo.
Oujda - Oujda è una città nella parte orientale del Marocco, con una popolazione di 500000 abitanti.
Rabat - Rabat governative è la capitale del Marocco.
Tangeri - Tangeri è una città del nord del Marocco, con una popolazione di 350000 abitanti.
Tan-Tan - Tan-Tan è una città in Marocco, in provincia de Tan-Tan.
Tetouan - Tetouan ha una popolazione di 320000 abitanti, è il capoluogo e centro culturale della provincia Tanga.
Agadir - Agadir è una città nel sud-ovest del Marocco. Si trova sulla riva dell'Oceano Atlantico, vicino ai piedi dei monti.
Al Hoceima - Al Hoceima è un porto nel Rif, e le sue principali città.
Casablanca - Marocco Casablanca è la più grande città, e anche il principale porto.
Essaouira - Essaouira è una città turistica e in Marocco, vicino a Marrakech.
Fez - Fez è la terza città più grande del Marocco, in seguito a Casablanca e Rabat.
Kenitra - Kenitra è una città del Marocco, precedentemente noto come Port Lyautey. Si tratta di un porto sul fiume Sebou.
Khouribga - Khourigba è il principale metropolitane di una zona ricca di Fosfati.
Laayoune - Questa città ha una popolazione di circa 197200 ed è la più grande città nel Sahara occidentale.
Marrakech - Marrakech è una città nel sud del Marocco a piedi delle Montagne Atlas.
Meknes - Meknes è una città nel nord del Marocco 120 km da Rabat e 60 km da Fez.
Ouarzazate - Ouarzazate è una città, è situato nel centro di Marocco, che ospita il più grande studio di film in tutto il mondo.
Oujda - Oujda è una città nella parte orientale del Marocco, con una popolazione di 500000 abitanti.
Rabat - Rabat governative è la capitale del Marocco.
Tangeri - Tangeri è una città del nord del Marocco, con una popolazione di 350000 abitanti.
Tan-Tan - Tan-Tan è una città in Marocco, in provincia de Tan-Tan.
Tetouan - Tetouan ha una popolazione di 320000 abitanti, è il capoluogo e centro culturale della provincia Tanga.
Le montagne del Marocco
L'Alto Atlante è la più grande catena montuosa del Nord Africa. Queste montagne offrono estremamente suggestive ed impressionanti , sentieri di montagna e di fotografia.L'Alto Atlante è circondato da fertili vallate dei fiumi e cascate. Si tratta di una vista mozzafiato che non si può perdere!
L'Alto Atlante caratterizza alcune delle regioni più belle del Marocco, l'Algeria e la Tunisia. Queste sono le montagne più alte della zona, con Toubkal estende a 4,165 metri sopra il livello del mare. Il Medio Atlante raggiunge altezze di 3350 metri e le cime più alte della Anti Atlas raggiungere 2,531 metri.
L'Alto Atlante ha passeggiate adatte a tutte le capacità, muli e cavalli, ma sono disponibili anche nei villaggi di equitazione se più vi si addice meglio di piedi. I villaggi e la High Atlas sono piccole ma fiorente e per la casa sono berberi, che stanno sopportando, molto ospitale e amichevole persone. I villaggi offrono alloggio in stile marocchino. Le nuvole danno un agrande quantità di precipitazioni; pertanto l'Alto Atlante ha molt vallate coltivabili e fertili .
In queste zone ci sono minerali preziosicome oro, argento, piombo, ferro, fosfati, piombo e zinco.
L'Alto Atlante caratterizza alcune delle regioni più belle del Marocco, l'Algeria e la Tunisia. Queste sono le montagne più alte della zona, con Toubkal estende a 4,165 metri sopra il livello del mare. Il Medio Atlante raggiunge altezze di 3350 metri e le cime più alte della Anti Atlas raggiungere 2,531 metri.
L'Alto Atlante ha passeggiate adatte a tutte le capacità, muli e cavalli, ma sono disponibili anche nei villaggi di equitazione se più vi si addice meglio di piedi. I villaggi e la High Atlas sono piccole ma fiorente e per la casa sono berberi, che stanno sopportando, molto ospitale e amichevole persone. I villaggi offrono alloggio in stile marocchino. Le nuvole danno un agrande quantità di precipitazioni; pertanto l'Alto Atlante ha molt vallate coltivabili e fertili .
In queste zone ci sono minerali preziosicome oro, argento, piombo, ferro, fosfati, piombo e zinco.
Il Deserto del Sahara in Marocco
Il Sahara è il più grande deserto. Solo una piccola parte del Sahara è coltivabile.
Infatti si produce il mais e altri prodotti.
Queste parti del deserto sono alimentati da fiumi sotterranei e le oasi. Il deserto del Sahara può essere una fonte di ispirazione ed una bella esperienza di notte dove l'aria difenta fresca pulita e chiara e le stellesembrano di essere così vicino puoi quasi toccarle con mano. Il deserto ha anche un silenzio assordante di notte.
Il deserto del Sahara si estende su gran parte del Nord Africa che copre più di 9 milioni di chilometri quadrati .In realtà, il Sahara copre circa il 30% di tutto il continente africano. È il posto più caldo del mondo, con temperature estive, che spesso supera i 57 gradi Celsius. Essa ha una piovosità annua di 0 - 25 millimetri ed è molto ventosa con venti che spazzano via la sabbia fino ad altezzarla di 1000 metri e le dune di sabbia si spostano continuamente.
Sahara è composto da un quarto montagne vulcaniche, un quarto di sabbia, ghiaia e rocce coperte di pianure e piccole aree di grande vegetazione permanente. La vegetazione include arbusti, erbe, e gli alberi e il altopiano e nelle oasi lungo il fiume letti. Alcune delle piante sono ben adattati al clima dato che germoglia entro tre giorni di pioggia e di seminare i loro semi entro due settimane dopo. Solo una piccola parte del Sahara è fertile. Queste parti sono alimentati da fiumi sotterranei e le oasi.
Infatti si produce il mais e altri prodotti.
Queste parti del deserto sono alimentati da fiumi sotterranei e le oasi. Il deserto del Sahara può essere una fonte di ispirazione ed una bella esperienza di notte dove l'aria difenta fresca pulita e chiara e le stellesembrano di essere così vicino puoi quasi toccarle con mano. Il deserto ha anche un silenzio assordante di notte.
Il deserto del Sahara si estende su gran parte del Nord Africa che copre più di 9 milioni di chilometri quadrati .In realtà, il Sahara copre circa il 30% di tutto il continente africano. È il posto più caldo del mondo, con temperature estive, che spesso supera i 57 gradi Celsius. Essa ha una piovosità annua di 0 - 25 millimetri ed è molto ventosa con venti che spazzano via la sabbia fino ad altezzarla di 1000 metri e le dune di sabbia si spostano continuamente.
Sahara è composto da un quarto montagne vulcaniche, un quarto di sabbia, ghiaia e rocce coperte di pianure e piccole aree di grande vegetazione permanente. La vegetazione include arbusti, erbe, e gli alberi e il altopiano e nelle oasi lungo il fiume letti. Alcune delle piante sono ben adattati al clima dato che germoglia entro tre giorni di pioggia e di seminare i loro semi entro due settimane dopo. Solo una piccola parte del Sahara è fertile. Queste parti sono alimentati da fiumi sotterranei e le oasi.
GENOVA: PICCHIATO PER 20 EURO
Un marocchino di 32 anni è stato preso a calci e pugni mentre dormiva su una panchina, gli aggressori lo hanno picchiato per rubargli 20 euro, un giubbotto e le scarpe. L'episodio è accaduto ieri notte intorno alle 22, a Genova, in via Pallavicini,. L'uomo lo ha riferito a una pattuglia delle volanti ed è stato trasportato all'ospedale di Sestri-Ponente. Subito medicato, è già stato dimesso con una prognosi di sette giorni.
24 gennaio 2008
www.ccsnews.it
24 gennaio 2008
www.ccsnews.it
Un nuovo stabilimento Renault-Nissan in Marocco
Dopo la sigla, il 1° settembre 2007, di un protocollo d’intesa preliminare, il Regno del Marocco ed il Gruppo Renault hanno firmato il 18 di questo mese un protocollo strutturale che prevede la realizzazione di un nuovo complesso industriale i cui lavori inizieranno nel prossimo mese di febbraio.
L’impianto, che assorbirà 600 milioni di investimenti, occuperà 36.000 posti di lavoro tra diretti ed indotto, verrà realizzato all’interno della “Industrial Special Zone” di Tangeri, si estenderà su una superficie di 300 ettari e sarà caratterizzato da una capacità produttiva di 200.000 veicoli/anno dal 2010 (400.000 a regime).
Questo nuovo stabilimento, produrrà veicoli economici derivati dalla piattaforma Dacia Logan ed una nuova generazione di veicoli commerciali leggeri Nissan, allargando così l’offerta Renault in loco che attualmente poggia su Renault Kangoo e Dacia Logan, entrambe prodotte nell’impianto di assemblaggio Somaca, operante a Casablanca sin dal 1966.
Con questo nuovo stabilimento il Gruppo Renault, leader del mercato marocchino del quale detiene il 29% (oltre 30.000 veicoli venduti nel 2007), consoliderà tale posizione ma, cosa a nostro avviso ancor più importante, predisporrà uno strumento di forte espansione non solo nell’area magrebina ma anche verso l’Unione Europea allargata;
Nel momento in cui verrà realizzata la zona mediterranea di libero scambio, che dovrebbe comprendere indistintamente tutti i paesi dei quali il Mare nostrum lambisce le coste e che dovrebbe vedere la luce nel 2010, il Gruppo Renault sarà pronto ad affrontare la fascia bassa del mercato automobilistico europeo non solo dai suoi stabilimenti del vecchio continente, ma anche dal sud a costi di produzione ben differenti da quelli continentali.
Vero è che processi di questo genere portano inevitabilmente ad una standardizzazione verso l’alto di questi costi, ma è altrettanto vero che questo è un processo a lungo termine; nel frattempo.
Fonte www.omniauto.it
L’impianto, che assorbirà 600 milioni di investimenti, occuperà 36.000 posti di lavoro tra diretti ed indotto, verrà realizzato all’interno della “Industrial Special Zone” di Tangeri, si estenderà su una superficie di 300 ettari e sarà caratterizzato da una capacità produttiva di 200.000 veicoli/anno dal 2010 (400.000 a regime).
Questo nuovo stabilimento, produrrà veicoli economici derivati dalla piattaforma Dacia Logan ed una nuova generazione di veicoli commerciali leggeri Nissan, allargando così l’offerta Renault in loco che attualmente poggia su Renault Kangoo e Dacia Logan, entrambe prodotte nell’impianto di assemblaggio Somaca, operante a Casablanca sin dal 1966.
Con questo nuovo stabilimento il Gruppo Renault, leader del mercato marocchino del quale detiene il 29% (oltre 30.000 veicoli venduti nel 2007), consoliderà tale posizione ma, cosa a nostro avviso ancor più importante, predisporrà uno strumento di forte espansione non solo nell’area magrebina ma anche verso l’Unione Europea allargata;
Nel momento in cui verrà realizzata la zona mediterranea di libero scambio, che dovrebbe comprendere indistintamente tutti i paesi dei quali il Mare nostrum lambisce le coste e che dovrebbe vedere la luce nel 2010, il Gruppo Renault sarà pronto ad affrontare la fascia bassa del mercato automobilistico europeo non solo dai suoi stabilimenti del vecchio continente, ma anche dal sud a costi di produzione ben differenti da quelli continentali.
Vero è che processi di questo genere portano inevitabilmente ad una standardizzazione verso l’alto di questi costi, ma è altrettanto vero che questo è un processo a lungo termine; nel frattempo.
Fonte www.omniauto.it
Coppa d'Africa il Marocco batte la Namibia
Un buon inizio per il marocco che la sconfitto la Namibia per 5-1 valid aper il gruppo A; con una tripletta di Soufian Alloudi, 25 anni, stella emergente del calcio marocchino e centrocampista offensivo del Raja di Casablanca.
gli altri gol segnati da Sektioui su rigore e Zerka Invece per la Namibia ha segnato Brendell.
gli altri gol segnati da Sektioui su rigore e Zerka Invece per la Namibia ha segnato Brendell.
Donne Marocchine in Italia - La situazione del Marocco
Donne Marocchine in ItaliaLa situazione del Marocco
Nel nord del Marocco si concentra l’etnia berbera. I popoli berberi sono chiamati uomini
liberi perché il loro spirito è indipendente e lo vediamo soprattutto in Algeria dove queste
popolazioni si è sempre opposte a tutti i regimi arabi per conservare la sua lingua, la sua identità, la
sua cultura. E’ un popolo fiero che ha sempre suscitato anche timore in coloro che volevano
avvicinarlo. Il popolo berbero si è adattato alle presenza straniera accogliendo le religioni cristiane,
ebraiche, islamiche.
La religione originaria berbera è animista e malgrado la conversione generale all’islamismo,
ha mantenuto alcune sue caratteristiche: le feste dei santi, e il ricorso ai guaritori in caso di malattia.
La popolazione marocchina è musulmana per il 99%, per la mescolanza tra berberi e arabi:
chiamerei la cultura di questa zona magrebina e non araba.
Il Marocco è una monarchia costituzionale, il nostro giovane re ha portato delle riforme in
questi ultimi anni. Lo abbiamo visto sposarsi e presentare al popolo la sua sposa, un gesto che
finora non si era mai visto, la sposa del re fotografata senza velo. E una monarchia con un
parlamento e ha un sistema giuridico pluralista, nel senso che, accanto alla legge coranica viene
applicata anche la legge moderna occidentale che riguarda la tutela dei diritti dell’uomo.
Il Marocco ha un economia debole, ed è questo il problema del paese. Il Marocco fa parte
dei paesi in via di sviluppo, ha un reddito medio pro-capite molto basso. Un marocchino in media
prende uno stipendio di 250.000 de vecchie lire al mese. Il paese ha un debito eccessivo con
l’estero e questa crisi lo ha costretto ad applicare una politica di aggiustamenti strutturali che si è
rivelata molto pesante per le fasce più deboli, quelle che vivono già sulla soglia della povertà.
La povertà ha portato anche all’aumento della disoccupazione, fenomeno preoccupante,
perché riguarda soprattutto la fascia giovane, cioè sotto i trent’anni questa è la condizione che
alimenta l’emigrazione soprattutto quella clandestina.
L’Immigrazione a Torino e la donna Marocchina
L’emigrazione ha causato molti morti per via del modo avventuroso in cui si parte, e questo
sta riguardando negli ultimi anni non più solo i giovani uomini, ma anche donne e in modo
preoccupante i minori.
L’immigrazione presente a Torino è un immigrazione prettamente senza progetto di
insediamento anche se poi si ferma , non è come quella in Francia più studiata e stabile. Quella di
adesso è un fuggi fuggi, una disperazione, non c’è un progetto di stabilizzazione ma di ritorno.
Le donne che seguono i mariti nell’avventura della migrazione vivono una grande solitudine
perché non ritrovano il tessuto sociale di origine, non c’è l’hamman(bagno turco) dove potersi
raccontare, né i parenti da andare a visitare. I genitori andrebbero sensibilizzati magari anche
organizzando delle feste etniche che sono momenti privilegiati per fare conoscenza.
Si emigra anche dalle campagna alla città per via della siccità e crescono le bidonville
”baracche” soprattutto a Casablanca che è la capitale economica del Marocco. Nonostante la
pianificazione familiare, la popolazione del Marocco cresce sempre da anni.
Con l’ industrializzazione, la donna ha iniziato a partecipare al mondo del lavoro.
Nel 1975 si è realizzata la famosa marcia verde nel deserto per l’indipendenza per la quale
sono stati investiti molti soldi contribuendo all’impoverimento del paese e generando grandi fratture
interne anche a livello politico.
La struttura familiare del Marocco rimane tradizionale “legata alla cultura araba” nonostante
la colonizzazione francese tra il 1942 e il 1956 nel centro sud e spagnolo nel nord e sulle montagne.
Nonostante le vicissitudini storiche la struttura familiare tradizionale marocchina è molto
forte perché si fonda sui codici dettati dalla legge islamica e questi dettami malgrado possano essere
restrittivi per la donna ma anche per l’uomo, rappresentano comunque una sicurezza perché si
basano sul concetto di famiglia allargata, coinvolgente anche fino agli zii.
Le realtà occidentalizzate “famiglie mononucleari” ci sono ma sono una minoranza. Nella
società marocchina il ruolo della parentela è importantissimo da sicurezza anche sociale perché
l’individuo non è mai lasciato a sé.
La donna nella società magrebina è il pilastro della famiglia, conserva le tradizione e
l’educazione dei figli, la fertilità nel mondo arabo è importantissima, la donna sterile è emarginata,
per questo le famiglie sono prolifiche, non solo perché in campagna i figli costituiscono forza
lavoro, ma anche perché procreare è uno dei compiti delle donna .
La donna appartiene al gruppo maschile della sua famiglia, se la donna rimane vedova, torna
dal padre e dai fratelli che sono obbligati a prendersene cura .
L’harem esiste, ma la poligamia è diversa. L’islamismo permette all’uomo di avere, di
sposare fino a quattro donne, a patto che possa garantire a tutte lo stesso tenore di vita e dividere il
suo tempo in modo uguale tra loro. Questo perché l’islam ha un carattere molto sociale. L’origine di
questo progetto risale alle guerre sante durante le quali molte donne rimanevano vedove, si è allora
concepito un sistema di regole che permettesse di accogliere queste con il loro figli nelle case, da
qui ha origine la poligamia. Però la prima moglie doveva dare il consenso per sposare la seconda.
Il Nuovo codice di famiglia
Oggi è meno diffusa perché è molto costoso, per sposarsi bisogna portare una dote e anche
le case sono più piccole, quindi è meno facile allargare i nuclei conviventi.
Oggi le legge che regolano i rapporti uomo donna sono cambiate, prima la donna poteva
divorziare solo se era ripudiata dal marito, quindi si chiedeva il ripudio dietro un compenso
economico, oppure si otteneva la separazione a causa della sparizione per alcuni anni del marito.
Oggi ormai il divorzio è possibile anche per la donna grazie al nuovo codice della famiglia
“Moudawana”( del10/10/ 2003) che pur nel rispetto delle spirito dell’islam e della cultura della
società marocchina introduce una serie di norme per una maggior libertà per la donna, un progresso
voluto dal re Mohammed V. Per potersi sposare, le ragazze non dipendono più all’assenso del
padre, del fratello o tutore.
La famiglia è affidata alla responsabilità condivisa dei due coniugi, i quali hanno la
possibilità di stipulare un contratto per gestire su basi egualitarie e beni acquisiti durante il
matrimonio. La donna non deve più obbedienza al marito, può divorziare se desidera, e presentarsi
al giudice accompagnata da un avvocato. Certo il ripudio(cioè separarsi dalla moglie senza alcuna
giustificazione) non è definitivamente impossibile, visto che il coniuge dovrebbe adempire a
condizioni inumane, come ad ottenere l’accordo della prima moglie, o garantire alle sue consorti
giustizia e uguaglianza affettiva. D’altra parte, la donna ha il diritto a chiedere che l’atto di
matrimonio sia stipulato escludendo la possibilità del ripudio e della poligamia.
Si ha la tendenza a parlare di emancipazione femminile sempre in termini occidentali, ma
ogni cultura deve trovare la sua strada per la libertà, tanti i fattori che hanno creato l’immigrazione
femminile, sia da sole, sia ricongiunte.
La maggiore parte delle donne che sono arrivate dagli anni 80 fino adesso hanno un livello
scolastico bassissimo, tante di loro fanno lavori di casa come assistenza agli anziani , domestico,
baby sitter, e sempre un lavoro fisso, cioè la donna lavora e dorme li.
Dagli anni 90 fino adesso e dopo la legge per il ricongiungimento, sono arrivate donne
ricongiunte, con questo arrivo, la famiglia ha bisogno di aiuto e la donna è obbligata di uscire perlavorare, però lei ha bisogno del lavoro ad ore limitate.
Prima questa possibilità è stata per le donne Italiane, adesso la donna migrante ha anche lei
bisogna di questo tipo di lavoro.
Vorrei dire una cosa, dopo gli anni 90, sono arrivate anche donne laureate, e questo
fenomeno ha creato un cambiamento, perché dopo i primi anni di soggiorno in Italia, hanno iniziato
a pensare di fare altri lavori, e cosi è nata la figura della mediatrice, interprete, anzi tante donne con
una possibilità, sono diventate piccole imprenditrice.
Posso dire anche, malgrado le difficoltà , la donna marocchina è riuscita ad arrivare oltre, ad
esempio alla creazione delle associazioni con capi donne, però rimangono tanti vincoli davanti al
cammino delle donne marocchine, tra i quali, il pregiudizio della gente soprattutto dopo l’11
settembre, che ha creato tante difficoltà per la donna che cerca sempre un lavoro con le famiglie, è
diventato un grosso problema per tante, accanto alle loro solitudini, che è davvero un fattore
fondamentale nella loro vita.
Esiste anche l’immigrazione dei minori non accompagnati, che sono ormai una realtà in tutte
le città Italiane.
Se vediamo il futuro, direi che il basso livello scolastico rende difficile l’acquisizione della
cultura del paese ospitante. A questo si aggiunge la mancanza della volontà di integrarsi nella
società Italiana per fatto che gli immigrati tendono a costruire dei clan, a non partecipare alla vita
civile, per esempio attraverso associazioni (le poche associazioni esistenti non sono in grado di
affrontare e risolvere i problemi reali degli immigrati)
Posso dire che il problema dell’integrazione rimane un problema di generazioni.
A. Aicha.
Operatrice UPM
Torino 19/04/2005
http://www1.diocesi.torino.it/migranti/Documenti%20%20PDF/DonneMaroc.pdf
Nel nord del Marocco si concentra l’etnia berbera. I popoli berberi sono chiamati uomini
liberi perché il loro spirito è indipendente e lo vediamo soprattutto in Algeria dove queste
popolazioni si è sempre opposte a tutti i regimi arabi per conservare la sua lingua, la sua identità, la
sua cultura. E’ un popolo fiero che ha sempre suscitato anche timore in coloro che volevano
avvicinarlo. Il popolo berbero si è adattato alle presenza straniera accogliendo le religioni cristiane,
ebraiche, islamiche.
La religione originaria berbera è animista e malgrado la conversione generale all’islamismo,
ha mantenuto alcune sue caratteristiche: le feste dei santi, e il ricorso ai guaritori in caso di malattia.
La popolazione marocchina è musulmana per il 99%, per la mescolanza tra berberi e arabi:
chiamerei la cultura di questa zona magrebina e non araba.
Il Marocco è una monarchia costituzionale, il nostro giovane re ha portato delle riforme in
questi ultimi anni. Lo abbiamo visto sposarsi e presentare al popolo la sua sposa, un gesto che
finora non si era mai visto, la sposa del re fotografata senza velo. E una monarchia con un
parlamento e ha un sistema giuridico pluralista, nel senso che, accanto alla legge coranica viene
applicata anche la legge moderna occidentale che riguarda la tutela dei diritti dell’uomo.
Il Marocco ha un economia debole, ed è questo il problema del paese. Il Marocco fa parte
dei paesi in via di sviluppo, ha un reddito medio pro-capite molto basso. Un marocchino in media
prende uno stipendio di 250.000 de vecchie lire al mese. Il paese ha un debito eccessivo con
l’estero e questa crisi lo ha costretto ad applicare una politica di aggiustamenti strutturali che si è
rivelata molto pesante per le fasce più deboli, quelle che vivono già sulla soglia della povertà.
La povertà ha portato anche all’aumento della disoccupazione, fenomeno preoccupante,
perché riguarda soprattutto la fascia giovane, cioè sotto i trent’anni questa è la condizione che
alimenta l’emigrazione soprattutto quella clandestina.
L’Immigrazione a Torino e la donna Marocchina
L’emigrazione ha causato molti morti per via del modo avventuroso in cui si parte, e questo
sta riguardando negli ultimi anni non più solo i giovani uomini, ma anche donne e in modo
preoccupante i minori.
L’immigrazione presente a Torino è un immigrazione prettamente senza progetto di
insediamento anche se poi si ferma , non è come quella in Francia più studiata e stabile. Quella di
adesso è un fuggi fuggi, una disperazione, non c’è un progetto di stabilizzazione ma di ritorno.
Le donne che seguono i mariti nell’avventura della migrazione vivono una grande solitudine
perché non ritrovano il tessuto sociale di origine, non c’è l’hamman(bagno turco) dove potersi
raccontare, né i parenti da andare a visitare. I genitori andrebbero sensibilizzati magari anche
organizzando delle feste etniche che sono momenti privilegiati per fare conoscenza.
Si emigra anche dalle campagna alla città per via della siccità e crescono le bidonville
”baracche” soprattutto a Casablanca che è la capitale economica del Marocco. Nonostante la
pianificazione familiare, la popolazione del Marocco cresce sempre da anni.
Con l’ industrializzazione, la donna ha iniziato a partecipare al mondo del lavoro.
Nel 1975 si è realizzata la famosa marcia verde nel deserto per l’indipendenza per la quale
sono stati investiti molti soldi contribuendo all’impoverimento del paese e generando grandi fratture
interne anche a livello politico.
La struttura familiare del Marocco rimane tradizionale “legata alla cultura araba” nonostante
la colonizzazione francese tra il 1942 e il 1956 nel centro sud e spagnolo nel nord e sulle montagne.
Nonostante le vicissitudini storiche la struttura familiare tradizionale marocchina è molto
forte perché si fonda sui codici dettati dalla legge islamica e questi dettami malgrado possano essere
restrittivi per la donna ma anche per l’uomo, rappresentano comunque una sicurezza perché si
basano sul concetto di famiglia allargata, coinvolgente anche fino agli zii.
Le realtà occidentalizzate “famiglie mononucleari” ci sono ma sono una minoranza. Nella
società marocchina il ruolo della parentela è importantissimo da sicurezza anche sociale perché
l’individuo non è mai lasciato a sé.
La donna nella società magrebina è il pilastro della famiglia, conserva le tradizione e
l’educazione dei figli, la fertilità nel mondo arabo è importantissima, la donna sterile è emarginata,
per questo le famiglie sono prolifiche, non solo perché in campagna i figli costituiscono forza
lavoro, ma anche perché procreare è uno dei compiti delle donna .
La donna appartiene al gruppo maschile della sua famiglia, se la donna rimane vedova, torna
dal padre e dai fratelli che sono obbligati a prendersene cura .
L’harem esiste, ma la poligamia è diversa. L’islamismo permette all’uomo di avere, di
sposare fino a quattro donne, a patto che possa garantire a tutte lo stesso tenore di vita e dividere il
suo tempo in modo uguale tra loro. Questo perché l’islam ha un carattere molto sociale. L’origine di
questo progetto risale alle guerre sante durante le quali molte donne rimanevano vedove, si è allora
concepito un sistema di regole che permettesse di accogliere queste con il loro figli nelle case, da
qui ha origine la poligamia. Però la prima moglie doveva dare il consenso per sposare la seconda.
Il Nuovo codice di famiglia
Oggi è meno diffusa perché è molto costoso, per sposarsi bisogna portare una dote e anche
le case sono più piccole, quindi è meno facile allargare i nuclei conviventi.
Oggi le legge che regolano i rapporti uomo donna sono cambiate, prima la donna poteva
divorziare solo se era ripudiata dal marito, quindi si chiedeva il ripudio dietro un compenso
economico, oppure si otteneva la separazione a causa della sparizione per alcuni anni del marito.
Oggi ormai il divorzio è possibile anche per la donna grazie al nuovo codice della famiglia
“Moudawana”( del10/10/ 2003) che pur nel rispetto delle spirito dell’islam e della cultura della
società marocchina introduce una serie di norme per una maggior libertà per la donna, un progresso
voluto dal re Mohammed V. Per potersi sposare, le ragazze non dipendono più all’assenso del
padre, del fratello o tutore.
La famiglia è affidata alla responsabilità condivisa dei due coniugi, i quali hanno la
possibilità di stipulare un contratto per gestire su basi egualitarie e beni acquisiti durante il
matrimonio. La donna non deve più obbedienza al marito, può divorziare se desidera, e presentarsi
al giudice accompagnata da un avvocato. Certo il ripudio(cioè separarsi dalla moglie senza alcuna
giustificazione) non è definitivamente impossibile, visto che il coniuge dovrebbe adempire a
condizioni inumane, come ad ottenere l’accordo della prima moglie, o garantire alle sue consorti
giustizia e uguaglianza affettiva. D’altra parte, la donna ha il diritto a chiedere che l’atto di
matrimonio sia stipulato escludendo la possibilità del ripudio e della poligamia.
Si ha la tendenza a parlare di emancipazione femminile sempre in termini occidentali, ma
ogni cultura deve trovare la sua strada per la libertà, tanti i fattori che hanno creato l’immigrazione
femminile, sia da sole, sia ricongiunte.
La maggiore parte delle donne che sono arrivate dagli anni 80 fino adesso hanno un livello
scolastico bassissimo, tante di loro fanno lavori di casa come assistenza agli anziani , domestico,
baby sitter, e sempre un lavoro fisso, cioè la donna lavora e dorme li.
Dagli anni 90 fino adesso e dopo la legge per il ricongiungimento, sono arrivate donne
ricongiunte, con questo arrivo, la famiglia ha bisogno di aiuto e la donna è obbligata di uscire perlavorare, però lei ha bisogno del lavoro ad ore limitate.
Prima questa possibilità è stata per le donne Italiane, adesso la donna migrante ha anche lei
bisogna di questo tipo di lavoro.
Vorrei dire una cosa, dopo gli anni 90, sono arrivate anche donne laureate, e questo
fenomeno ha creato un cambiamento, perché dopo i primi anni di soggiorno in Italia, hanno iniziato
a pensare di fare altri lavori, e cosi è nata la figura della mediatrice, interprete, anzi tante donne con
una possibilità, sono diventate piccole imprenditrice.
Posso dire anche, malgrado le difficoltà , la donna marocchina è riuscita ad arrivare oltre, ad
esempio alla creazione delle associazioni con capi donne, però rimangono tanti vincoli davanti al
cammino delle donne marocchine, tra i quali, il pregiudizio della gente soprattutto dopo l’11
settembre, che ha creato tante difficoltà per la donna che cerca sempre un lavoro con le famiglie, è
diventato un grosso problema per tante, accanto alle loro solitudini, che è davvero un fattore
fondamentale nella loro vita.
Esiste anche l’immigrazione dei minori non accompagnati, che sono ormai una realtà in tutte
le città Italiane.
Se vediamo il futuro, direi che il basso livello scolastico rende difficile l’acquisizione della
cultura del paese ospitante. A questo si aggiunge la mancanza della volontà di integrarsi nella
società Italiana per fatto che gli immigrati tendono a costruire dei clan, a non partecipare alla vita
civile, per esempio attraverso associazioni (le poche associazioni esistenti non sono in grado di
affrontare e risolvere i problemi reali degli immigrati)
Posso dire che il problema dell’integrazione rimane un problema di generazioni.
A. Aicha.
Operatrice UPM
Torino 19/04/2005
http://www1.diocesi.torino.it/migranti/Documenti%20%20PDF/DonneMaroc.pdf
Espulso l'imam di Torino Mohammed Kohaila
L'imam di Torino Mohammed Kohaila è stato espulo perchè troppo anti-occidentale. Con tale frase il provedimento ha voluto giustificare questo gesto.
Infatti il decreto è stato firmato dall'ministro degli interni.
Si ritiene avesse legami con alqaeda.
Lui è diventa famoso dalla trasmissione Annozero. Lui in italia da 15 anni era un artigiano , aveva una macelleria.
Darnakh El Maaty condannato per molestia..
Darnakh El Maaty condannato per molestia, perche nel 2003 l'immigrato molesto una 15 enne a Cairo Montenotte , un comune di 15 mila abitanti abitanti della provincia di Savona;Liguria.L'immigrato residente a Cuneo , quando molestò la minorenne era sotto l'effetto di alcool .
E stato condannato a un anno e cinque mesi di reclusione
Era anche accusato di resistenza a pubblico ufficiale.
E stato condannato a un anno e cinque mesi di reclusione
Era anche accusato di resistenza a pubblico ufficiale.
E' tornato a casa Achraf Chouikh
E' tornato a casa Achraf Chouikh sedicenne di origine marocchina, residente in valle d'Aosta, è tornato a casa nella notte di 7 gennaio , dopo che era scappato nella serata di giovedì 3 gennaio, in seguito ad un litigio con i genitori, a causa del suo scarso rendimento scolastico e per essersi fatto sospendere da scuola una seconda volta per essere stato sorpreso ad usare il cellulare in classe.
Il ragazzo, dopo la discussione con il padre, a cui aveva rinfacciato di non volergli far vivere una vita «all'italiana, uscendo la sera», si è preparato la valigia ed è scappato dalla porta finestra sul retro dell'abitazione, facendo perdere così le proprie traccie. Alle 20 di martedì, dopo che il caso era diventato di pubblico dominio, Chouikh ha telefonato a casa e, parlando con la madre, Khadija, l'ha informata che sarebbe tornato nella giornata di martedì 8 gennaio ed ha quindi anticipato il rientro.
Il padre, Abdelmoutalib, un artigiano 41enne, si è quindi rivolto ai Carabinieri che hanno coordinato le ricerche in tutta la Valle, in Piemonte e Lombardia, insieme alle altre Forze dell'Ordine. Lunedì 7 gennaio i militari si erano anche recati nella scuola frequentata da Chouikh, l'Istituto per geometri di Aosta, dove hanno parlato con la dirigente, gli insegnanti ed i compagni di classe per capire se qualcuno si fosse messo in contatto con lui: «era evidente che il ragazzo si stava nascondendo da qualcuno che gli ha offerto un rifugio - racconta il comandante della Compagnia di Aosta, Vincenzo Puzzo, che sta seguendo l'indagine - anche perché dai parenti e dagli amici non risulta che sia passato. I genitori erano molto preoccupati: il ragazzo è irrequieto, potrebbe frequentare amicizie non proprio sane».
Il ragazzo, nei giorni della fuga, è stato ospite di un amico.
Fonte http://www.12vda.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3057&Itemid=154
Il ragazzo, dopo la discussione con il padre, a cui aveva rinfacciato di non volergli far vivere una vita «all'italiana, uscendo la sera», si è preparato la valigia ed è scappato dalla porta finestra sul retro dell'abitazione, facendo perdere così le proprie traccie. Alle 20 di martedì, dopo che il caso era diventato di pubblico dominio, Chouikh ha telefonato a casa e, parlando con la madre, Khadija, l'ha informata che sarebbe tornato nella giornata di martedì 8 gennaio ed ha quindi anticipato il rientro.
Il padre, Abdelmoutalib, un artigiano 41enne, si è quindi rivolto ai Carabinieri che hanno coordinato le ricerche in tutta la Valle, in Piemonte e Lombardia, insieme alle altre Forze dell'Ordine. Lunedì 7 gennaio i militari si erano anche recati nella scuola frequentata da Chouikh, l'Istituto per geometri di Aosta, dove hanno parlato con la dirigente, gli insegnanti ed i compagni di classe per capire se qualcuno si fosse messo in contatto con lui: «era evidente che il ragazzo si stava nascondendo da qualcuno che gli ha offerto un rifugio - racconta il comandante della Compagnia di Aosta, Vincenzo Puzzo, che sta seguendo l'indagine - anche perché dai parenti e dagli amici non risulta che sia passato. I genitori erano molto preoccupati: il ragazzo è irrequieto, potrebbe frequentare amicizie non proprio sane».
Il ragazzo, nei giorni della fuga, è stato ospite di un amico.
Fonte http://www.12vda.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3057&Itemid=154
Il Marocco
Il Marocco ,paese nordafricano si estende su una superficie di 446,550 km² .Buona parte delle sue coste sono bagnate dall'Oceano Atlantico, ma estendendosi anche oltre lo Stretto di Gibilterra si affacciano anche sul Mar Mediterraneo.
Ha una popolazione di circa 34 milioni di abitanti.La religione Musulmana è quella dominante.
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